La Lazio, in questa nuova stagione da poco cominciata, sembra avere un altro volto: il gruppo biancoceleste ora è a misura di Maurizio Sarri.

La Lazio di Maurizio Sarri ha intrapreso questa nuova stagione con un carattere diverso. L’intenzione è quella di mostrare quel qualcosa in più che, un anno dopo, ha iniziato a germogliare in un gruppo con le proprie colonne portanti e con i suoi innesti a rinforzo.

Non sembra ancora aver trovato a pieno un proprio equilibrio. Come testimoniato dalla schiacciante vittoria ottenuta contro l’Inter all’Olimpico, seguita però dalla sconfitta contro il Napoli sempre in casa propria. Ma la giusta direzione c’è.

Si viaggia ancora, quindi, tra qualche alto e basso ma il cammino intrapreso dalla Lazio sembrerebbe essere quello giusto.

Alle certezze di sempre, ovvero Immobile, Milinkovic-Savic, Luis Alberto, Pedro, Felipe Anderson e non solo, si sono aggiunti nuovi rinforzi che stanno dando una nuova luce a questa squadra.

È arrivato Vecino, pupillo di Sarri, in grado di risolvere e sbloccare match importanti. Così come avvenuto in Europa League contro il Feyenoord in cui ha firmato una sua personale doppietta, portando la squadra a vincere 4-2. Ma è approdato anche Romagnoli, da sempre tifoso della Lazio, che ha riempito di entusiasmo il cuore dei tifosi.

Sarri, poi, ha ritrovato anche giocatori che, fino allo scorso anno, sembravano essere arrivati alla fine della loro permanenza alla Lazio. Una crescita, in questo avvio di stagione, l’hanno mostrata perciò ad esempio Lazzari, migliorato notevolmente anche nella fase difensiva, e Patric, che ora sembra essere un giocatore diverso rispetto a quanto fatto vedere in passato.

Se nella prima stagione sulla panchina biancoceleste Sarri ha dovuto rimettere insieme le idee e lavorare con giocatori anche sconosciuti, in questo secondo anno la società ha iniziato a creare una squadra a misura del proprio allenatore. Con un progetto concreto.

Con una panchina più lunga e con uomini decisivi. 

A mancare, quindi, adesso è soltanto quel pizzico in più di equilibrio e di tenuta mentale, che porta a vincere anche le partite più complicate. Che porta a diventare grandi.

E come affermato anche da un grande ex della Lazio, Marco Ballotta, ai microfoni di SerieANews.com: “La squadra di Sarri la vedo in crescita e quest’anno deve essere l’anno della consacrazione. Quest’anno secondo me non può più sbagliare. È partito con alti e bassi, ma deve trovare continuità di risultati e prestazioni. Ci si aspetta una Lazio non altalenante ma che si ripete nelle buone cose che fa“.

Questo, quindi, può essere davvero l’anno della consacrazione per la Lazio con la sapiente guida di Maurizio Sarri, ormai chiaramente amato e sostenuto dall’intera tifoseria biancoceleste.

Alessia Gentile