In Gran Bretagna il calcio femminile è lo sport più praticato dalle quote rosa; circa 1,4 milioni di ragazze giocano a calcio attestandolo addirittura come il terzo sport a squadre più praticato soltanto dopo i colleghi uomini e il cricket maschile.
Nel 2011 è stata creata la Women’s super League (WSL) ovvero la lega professionale di calciatrici inglesi. Questo ha fatto si che il movimento crescesse come numeri e come interesse da parte dei tifosi: memorabile ancora la partita amichevole fra Inghilterra e Germania del 23 Novembre 2014 dove 55 mila tifosi hanno assistito entusiasti all’incontro femminile.
 Nonostante tutto questo entusiasmo però, le resistenze di chi considera il calcio non uno sport per donne nel Regno di Elizabeth ci sono ancora. Quasi tutti i Club più importanti hanno creato un team femminile eccetto il Southampton e Manchester United.
I Saints però hanno garantito la costituzione di una selezione under 21, che sfocerà poi in una compagine pronta per la lega maggiore. Ovviamente, per importanza e prestigio di club, il caso dei Red Devils è di sicuro il più eclatante anche perché i “cugini” del City hanno una vera e propria corazzata in rosa che, lo scorso anno, ha portato a casa il triplete.
La motivazione, a quanto sembra, è puramente di carattere commerciale come affermato dall’ex direttore marketing Andy Anson che spiega con rammarico la decisione del club nel 2005 di non proseguire con una prima squadra di donne e di mantenere soltanto fino all’under 16. Vista però la crescita esponenziale del movimento, anche per l’ex dirigente sarebbe doveroso ripartire e regalare ai tifosi il tanto sentito derby contro le stelle del City, visto che i tifosi dei Red Devils lo chiedono a gran voce.
Nessuna risposta convincente però dal Presidente Glaser che risponde sempre in maniera evasiva alla ricorrente domanda da parte dei giornalisti. Speriamo però che, questa volta, il desiderio dei tifosi dello United di vedere all’Old Trafford una squadra di Diavolesse Rosse possa esaudirsi.
Claudia Carrega