Juve-Milan è la gara tra le due squadre più titolate d’Italia che, nonostante obiettivi diversi, tengono alla vittoria. Quella di questa sera sarà l’ultima partita – di una lunga serie – in cui bianconeri e rossoneri si sfideranno (nel 2016/17 tra campionato e coppe si sono incontrati quattro volte). Bisogna archiviare la partita d’andata e la finale di Doha – vinte dal Milan-, bisogna dimenticare i due match di Coppa Italia -a favore della Juve- e pensare al campionato. La capolista, reduce da un passo falso in quel di Udine – che, però, non ha compromesso il suo primato- vorrà mantenere il distacco dalle inseguitrici e continuare con la striscia di successi tra le mura amiche. Il Milan ha bisogno di vincere per continuare a inseguire un piazzamento europeo.

Per tutte queste e molte altre ragioni, Juve-Milan resta sempre una gara affascinante… come le  protagoniste della nostra intervista… Belle, in carriera ma soprattutto tifose: il big match si gioca tra Emanuela Iaquinta e Elisa Scheffler.

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Qual è l’emozione più grande che ti ha regalato la tua squadra ?

EMANUELA: Ogni volta che gioca mi regala emozioni! … Ogni volta che i ragazzi scendono in campo con determinazione e tenacia mi trasmettono un’emozione incredibile, indipendentemente dal risultato finale.

ELISA: L’emozione maggiore è legata alla mia professione … ho avuto modo di lavorare a Milan Channel come presentatrice: le dirette in collegamento con i tifosi erano bellissime ed entusiasmanti !

Chi è il calciatore simbolo, quello che porti nel cuore più di tutti i campioni che hanno vestito la maglia della Juve/del Milan?

EMANUELA: Più di tutti? …ora come ora il nostro capitano Gigi Buffon.

ELISA: Negli anni ’60 sicuramente Gianni Rivera che ha vinto pallone d’oro, poi negli anni ’90 Gullit ,Van Basten, Franco Baresi. Il  2000 ha visto protagonisti gli indimenticabili Shevchenko e Kakà.

sheffler2Juve-Milan è storicamente una sfida di vertice: che effetto ti fa oggi che le due squadre concorrono per ben altri obiettivi?

EMANUELA: Mi spiace molto per il Milan e spero vivamente, a prescindere da questo fantomatico closing, che torni competitiva come un tempo. Detto questo, è sempre una bella sfida e mai scontata: guardate come è andata a finire a Doha. Questa sera però sarà diverso!

ELISA:  La Juve ha vinto 5 scudetti di fila, sono due filosofie societarie diverse con progetti differenti. Anche la scelta della società di costruire uno stadio proprio, e la risalita dalla retrocessione ha creato un club improntato sul profitto e sul risultato. Il Milan ha vissuto le ultime stagioni in maniera estemporanea. La Juve è impegnata in Europa e facilmente vincerà lo scudetto. Il Milan probabilmente non entrerà nemmeno in Champions, nonostante sia stato il club più titolato al mondo.

17 punti di differenza in classifica non sono pochi eppure negli scontri diretti non si è visto troppo divario: dove sta, secondo te la più grande differenza tra le due?

EMANUELA: Due sono le grandi differenze. La rosa in primis, poiché anche se il Milan ha alcuni giocatori validi e talentuosi, la Juve vanta una rosa tra le migliori d’Europa. Poi conta molto come i giocatori scendono in campo e con quale mentalità. Non dico che è essenziale, ma quasi.

ELISA: I punti rispecchiano il progetto differente delle due squadre, da una parte programmazione e forti investimenti, dall’altra una proprietà che ha vissuto più giorno per giorno. La Juve ha dei campioni, il Milan ha vissuto momenti molto difficili e non ha potuto investire molto.

Un pregio e un difetto della Juve/del Milan?

EMANUELA: Pregio: squadra solida e agguerrita. Difetto: l’unica squadra che può battere la Juve…la Juve stessa.

ELISA: Il pregio che è anche, in alcuni casi, un difetto è la giovinezza.

Allegri/Montella: esprimi un giudizio sul lavoro svolto dall’ allenatore della tua squadra…

EMANUELA: Non ho mai amato Allegri seppur in questi anni ci ha fatto vincere tanto e portato a Berlino. Devo ammettere, però, che è un bravo allenatore e il suo lavoro lo sa far bene. Ultimamente con il nuovo modulo, si è scoperta una Juve che finalmente può rendere al meglio tatticamente.

ELISA:  Allegri è il passato del Milan, dopo la fine della sua avventura si è consacrato alla Juve. Montella si è rivelato un buon allenatore che è riuscito a valorizzare i giovani e a isolare la squadra da molte voci e dalla cogestione tra Galliani e altri della società.

Buffon-Donnarumma: credi davvero che il giovane Gigio possa essere l’erede del grande Gigi?

EMANUELA: Non saprei. Non ne sono certa. Il tempo ci darà le risposte.

ELISA: Donnarumma nonostante abbia solo 18 anni è talmente forte che può essere assolutamente il degno erede di Buffon.

iaqUsciamo dal terreno di gioco e focalizziamoci su aspetti societari: Secondo te il “famoso” closing ci sarà?

EMANUELA: Secondo me no…ma potrò anche sbagliarmi…

ELISA:  Non è così semplice questo closing, è già slittato, doveva concludersi il 3 marzo, ed è una situazione un po’ opaca.

Cosa ne pensi del tanto discusso nuovo logo della Juventus?

EMANUELA: A me piace molto a differenza di quello che dicono. Lo trovo moderno, stilizzato e quasi come un “Tattoo”. Molto vicino al mondo dei giovani e facile da disegnare.

ELISA: Il logo a molti non è piaciuto ma hanno spiegato che è stato studiato con un progetto per nuovi mercati (est e asiatico) e lo trovo accattivante.

Pronostico: come finisce?

EMANUELA: 2-0 per la Juve!

ELISA: All’andata il Milan ha vinto 1-0 con il gol di Locatelli, poi ha vinto a Doha la Supercoppa, e in Coppa Italia la rivincita della Juve. Penso che i bianconeri – lanciatissimi – siano i favoriti, considerando anche che giocano allo Juventus Stadium.

Cosa saresti disposta a fare per vincere la Champions/ lo scudetto?

EMANUELA: …Me la fanno sempre questa domanda e sorrido ogni volta. Sarebbe bello un servizio fotografico allo Juventus Stadium in bikini bianconero, perché no! Forza Juve sempre!

ELISA: Non vorrei essere banale…cominciamo a vincere poi … sorpresa!

Caterina Autiero

 

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