La sua presa di posizione era attesa in queste ore dall’ambiente romano e così, dopo una giornata di riflessioni, il presidente della Roma James Pallotta si è concesso al “Corriere dello Sport”. Molti gli argomenti trattati ma immancabile era il riferimento all’episodio che ha infiammato la Capitale ,sponda giallorossa questo weekend. Interrogato sulla tempesta mediatica,  scatenata dalla diatriba verificatasi tra il capitano ed il mister, il patron romanista sembra aver trovato rifugio nel suo allenatore, sostenendo come Spalletti è e rimarrà il tecnico della squadra e ribadendo che “quello che ha fatto è stato dettato da un principio fondamentale: prima viene la squadra e nessun giocatore viene prima degli altri”. Parole forti che piovono su Trigoria e dintorni anche se, rispondendo alle domande relative alle dichiarazioni di Francesco Totti ha affermato che queste siano state “dettate dalla frustrazione”. Ma da domenica il quesito principale che si pongono i tifosi è uno solo: quale ruolo assumerà nella società il loro capitano nelle prossime stagioni? A oggi il numero uno giallorosso più che sciogliere il dubbio dei suoi sostenitori, ha fornito il momento in cui si risolverà. Così alla domanda sul futuro del numero dieci ha risposto “Ci metteremo a sedere a un tavolo, parlerò con lui, ma anche con gli altri. A dicembre, quando ci siamo incontrati l’ultima volta, mi aveva detto che voleva continuare a giocare. Vedremo adesso. Quando uno è proprietario di una squadra deve avere rispetto per tutti i suoi giocatori, in questo caso proprio per questo rispetto che c’è, grandissimo, nei suoi confronti, Totti può rimanere alla Roma come giocatore o come dirigente.” Dunque tutto rimandato all’incontro che avverrà tra qualche giorno quando il numero uno della Roma sbarcherà in città e discuterà vis à vis con il suo capitano ma oggi Pallotta un messaggio ha voluto lanciarlo: “Non è assolutamente vero che Spalletti non abbia rispettato Totti, queste sono solo speculazioni”. Il triangolo no recita una canzone di Renato Zero e sembra che in questa vicenda realmente nessuno “lo aveva considerato”.

Chiara Vernini