Condanniamo, manifestiamo, ci indigniamo ma il problema è nella testa…
Siamo in un momento storico dove l’umanità sembra a dir poco arrabbiata.
In questo momento lo sport deve provare a non farsi contaminare per fungere da “salvagente” e il calcio più degli altri deve reagire alla cattiveria perchè, essendo uno degli sport più nazionalpopolari è quello più a rischio.

Animi esasperati tra tifosi ma anche tra addetti ai lavori sono da condannare perchè chi davvero ama questo sport lo dovrebbe vivere con uno spirito più leggero.

Il calcio femminile rappresentava un’oasi felice per chi ama il calcio ma ancor di più quelli che dovrebbero essere i suoi principi…

Invece, purtroppo, iniziamo a registrare episodi ben lontani dallo sport, dal rispetto, da un calcio inteso come gioco.

Pronti via, questo weekend è ripartita la Serie A femminile, è iniziato il girone di ritorno, il Milan si è imposto 8-0 sul Pink Bari ma a fare rumore mediatico non è il risultato ma il botta e risposta tra mister Carolina Morace, e il presidente delle pugliesi, Alessandra Signorile.

Morace, all’indomani della sfida, ha voluto denunciare a Sky Sport il comportamento delle avversarie. 

 “Alcune loro giocatrici non hanno capito che il calcio femminile sta crescendo in tutto e devono cambiare atteggiamento.
Sentire le bestemmie in campo è stato uno spettacolo indecoroso…
Purtroppo ieri il Bari non è venuto a giocare: troppi falli e troppi insulti verso le mie ragazze. Tutte cose che non fanno bene allo sport, al nostro calcio femminile”.

Pronta la replica di Alessandra Signorile:

“Ritengo che le dichiarazioni della Morace siano state eccessive rispetto a quello che è successo nella gara… Non è stata una sfida violenta. C’è stato un episodio spiacevole: la mia calciatrice dice di aver ricevuto per prima un epiteto poco felice e ha replicato alla allenatrice Morace in maniera forte. Di questo mi ero scusata già…
L’ho chiamata e le ho detto che ha esagerato.”

E chiude con un’affermazione sibillina:

“Nei prossimi giorni si comprenderà perché la Morace ha commentato in questa maniera la vicenda…”

Non è la prima volta che il calcio femminile italiano si macchia di episodi spiacevolie non lo merita:è il momento di lavorare seriamente sulla cultura sportiva.

 

Caterina Autiero