Era il 26 novembre del 1996 e la Juventus alzava sotto il cielo di Tokyo la Coppa Intercontinentale.

Il 1996 per antonomasia fu l’anno della Juventus, l’anno che la rese leggendaria sotto la sapiente guida di Marcello Lippi alla conquista del tetto del mondo.

Non si accontentarono di conquistare l’Europa vincendo la Champions League, i bianconeri volevano di più.

Si giocarono quella che all’epoca era chiamata Coppa Intercontinentale oltreoceano, in Giappone, contro il River Plate.

L’artefice del successo fu lui: Alessandro Del Piero.

Il suo goal regala alla Juve un biglietto per il paradiso e gela di argentini, che si erano resi pericolosi colpendo una traversa alla mezz’ora di gioco.

La coppa la alza il capitano Angelo Peruzzi circondato da una rosa di leggende, basti pensare a quello sconosciuto di Zinedine Zidane, fresco acquisto bianconero.

Neanche il fuso orario ferma la tifoseria delle zebre, che incollata alla TV ad ora di pranzo esulta insieme agli eroi di Lippi.

Una Coppa Intercontinentale come l’Italia non l’aveva mai vista, per la prima volta corredata da servizi televisivi con i giornalisti in terra nipponica.

Pinturicchio viene premiato come miglior giocatore del match e tutto il resto è storia, storia di una Coppa Intercontinentale e della Vecchia Signora che la conquistò…

 

Federica Vitali