Sul settimanale Chi, Walter Zenga si racconta a cuore aperto. Racconta dello smarrimento dopo il ritiro, della sua nuova famiglia e della ripresa della sua carriera. L’ex-portiere dell’Inter, eletto per tre volte consecutive (dal 1989 al 1991) come miglior portiere del mondo dall’IFFHS, vinse uno scudetto, una Supercoppa italiana e 2 Coppe UEFA. Ma giocò anche nella Nazionale e proprio nel 1992 fu soprannominato “Uomo Ragno” perché dopo l’esclusione a sorpresa dell’allora allenatore Arrigo Sacchi, come unica risposta alle domande dei giornalisti, canticchiò il brano degli 883 “Hanno ucciso l’Uomo Ragno”.

Oggi, Zenga vive a Dubai, è l’allenatore dell’Al-Nasr Sports, ed è felice insieme alla sua terza moglie, Raluca Rebedea, conosciuta undici anni fa in aereo. In precedenza, Zenga era stato sposato con Elvira Carfagna e Roberta Termali.

“Fino a 37 anni non ho capito molto della vita: facevo il calciatore e mi sentivo un highlander, un intoccabile. Quando ho smesso ci sono voluti anni perché capissi cosa fare da grande”, ha confessato. “Ho sperimentato la solitudine del portiere di calcio, ho tentato avventure diverse, ho fatto anche il postino a ‘C’è posta per te’ e il venditore di aspirapolvere. Poi ho trovato la mia strada, quella dell’allenatore di calcio, e una donna stupenda, Raluca, che ha illuminato la mia vita e mi ha reso di nuovo padre a 50 anni. Nessuno potrebbe dire che sono un play-boy. Uno del genere di sicuro non si sposerebbe mai, io invece all’altare ci sono andato per ben tre volte!”.

Ammette di sentire una certa nostalgia per l’Italia, ma sostiene di trovarsi bene a Dubai, e nella sua nuova città spera di lasciare il segno.

Mi mancano le mie passeggiate in quel di Brera e la mia città, ma c’è tempo per tutto. Intanto sto benissimo qui a Dubai, è il paradiso”. E le immagini pubblicate da Chi non sembrano lasciare dubbi…

Mirella Fanunza