Dopo diversi tira e molla, notizie trapelate e poi smentite, finalmente il Milan ha un nuovo allenatore. Alla fine è stato scelto Vincenzo Montella, che ha firmato un contratto biennale con stipendio da 2 milioni netti a stagione. Ma quali sono i motivi che hanno spinto Berlusconi ad affidarsi all’Aeroplanino per la rinascita dei rossoneri? Noi di Gol Di Tacco ci abbiamo pensato e abbiamo stilato alcuni motivi che secondo noi hanno portato alla scelta dell’ex allenatore della Sampdoria. Vediamoli insieme.

  • Il primo motivo non poteva che essere le fede rossonera coltivata da ragazzo, la stima che ha sempre avuto per il Milan negli anni e in ogni occasione. Sono queste le caratteristiche che la società di via Aldo Rossi ha sempre cercato nell’allenatore e che aiuteranno Montella a fare breccia nel cuore dei tifosi.
  • Ha la mentalità che piace al presidente e alla dirigenza, cinesi compresi. Il ct partenopeo vuole infatti che la squadra abbia un gioco bello e riconoscibile, offensivo e pungente. Si sa che all’inizio non sarà facile e ci vorrà del tempo, ma il lavoro si concentrerà sul palleggio e sul possesso palla, uno dei suoi punti fondamentali. L’importante sarà farsi seguire dai giocatori e creare un gruppo compatto.
  • Un altro “punto di forza” del nuovo Mister è la flessibilità degli schemi. Negli anni scorsi Montella ha schierato sia la difesa a tre sia la difesa a quattro. Con la rosa a disposizione potrà valutare due moduli di gioco: il 4-2-3-1 e il 4-3-3. Questo è un bene, perché gli ultimi allenatori rossoneri a volte sembravano brancolare nel buio, senza trovare una via d’uscita. Montella invece sembra avere le idee chiare.
  • Il rinnovo della rosa con innesti di qualità è un altro suo obiettivo, peraltro condiviso anche dalla società. Johannes Geis, Mirko Valdifiori, Andrea Bertolacci, Ciro Immobile, sono solo alcuni dei nomi richiesti da Montella. Toccherà alla società accontentarlo.
  • Il Milan ha bisogno di un timoniere esperto e Montella lo è. Roma, Firenze e Genova sono le squadre che ha guidato. Con la Viola ha conseguito tre quarti posti in campionato, un quarto di finale, una semifinale e una finale in Coppa Italia. All’attivo ha anche due premi personali, quello nazionale “Enzo Bearzot” e il “Panchina giusta”.

Come avete potuto leggere, sono molti i motivi che rendono Vincenzo Montella l’allenatore giusto per la rinascita del Milan, sia che diventi cinese, sia che rimanga nelle mani di Berlusconi. Per avere la conferma, dovremo però aspettare il verdetto del campo.

Barbara Roviello Ghiringhelli