Una brutta vicenda vede coinvolta in queste ultime ore Tamara Pisnoli, l’ex moglie del calciatore della Roma Daniele De Rossi. La Pisnoli risulta essere coinvolta in una storia di usura e pestaggio, ed è una delle otto persone arrestate in seguito alla denuncia di un imprenditore che era stato appunto sequestrato a scopo di estorsione. La denuncia era stata presentata lo scorso luglio, dopo che l’imprenditore era stato ricoverato all’ospedale per varie lesioni procurategli da persone a lui sconosciute. Quel giorno, l’uomo si trovava in una bar della Capitale, a viale Città d’Europa, e aveva un appuntamento con un amico. Queste persone lo hanno prima prelevato e caricato su una macchina, poi portato in un appartamento nelle vicinanze. A questo punto, lo hanno picchiato e seviziato con un coltello mentre lo minacciavano di consegnare loro 200.000 euro. Dopo svariate ore, i suoi rapitori gli hanno portato via il Rolex e circa 900 euro in contanti. A quel punto lo hanno portato fuori dall’appartamento e successivamente abbandonato in una strada della zona Trullo. Una volta soccorso e condotto in ospedale, gli sono state diagnosticate delle ferite da taglio alla testa e una prognosi di 30 giorni.

 Ricostruendo tutta la vicenda, i Carabinieri avevano scoperto che si era trattato di un recupero crediti per conto di terzi, e lo scopo delle minacce era quello di far restituire all’imprenditore i soldi che due fratelli usurai avevano prestato all’uomo, circa 100.000 euro ai quali erano stati applicati altissimi interessi, al punto che la cifra iniziale era addirittura raddoppiata.
 L’imprenditore aveva già pagato in sei mesi la somma di 343.000 euro già comprensivi della quota di interessi, ma la cifra non aveva accontentato i suoi usurai che gli avevano preteso altri 86.000 euro. A quanto pare, l’ex moglie di De Rossi sarebbe una dei mandanti del pestaggio. In passato aveva acquistato dall’imprenditore una licenza per la produzione di energia elettrica attraverso impianti fotovoltaici. Tamara Pisnoli aveva versato la cifra di 80.000 euro, ma aveva poi preteso che i soldi le venissero restituiti con gli interessi, visto che il progetto non era andato a buon fine.
 Il gip ha riconosciuto la reale esistenza di gravi indizi di colpevolezza verso tutti gli otto arrestati, inclusa la Pisnoli, e ha disposto il carcere per sei di loro. Per Tamara e un altro complice del gruppo sono scattati gli arresti domiciliari.

Mirella Fanunza