Ancora una notizia che non avremmo mai voluto scrivere. Ancora una giovane vittima che perde la vita mentre gioca al gioco più bello del mondo. Ancora un sogno realizzato che diventa tragedia.

La chiamano fatalità, lo chiamano incidente di gioco, per noi questa storia arrivata dal calcio giovanile inglese non è altro che destino crudele. Beffardo e inclemente, che si prende gioco di vite giovani, di sorrisi, di sogni e di desideri. Ancora una volta, senza guardare in faccia nessuno pone fine alla vita di un giovane calciatore proprio mentre fa quello che ha sempre sognato di fare. Il pallone diventa arma letale. Il manto erboso  diventa croce.

Ha detto addio così ai suoi sogni Luca Campanaro, giovane 14enne di origini italiane che militava nella squadra giovanile del Bedgrove Dynbamos Aylesbury. Un impatto violentissimo e fortuito con un altro bambino, un incidente dove non ci sono colpevoli, ma solo vittime, Luca che ha perso la vita e il suo compagno, che avrà per tutta la vita un pesante fardello da portarsi dietro come un’ombra schiacciante.

Luca che era anche orfano di madre però lascia qualcosa su questa terra. E chissà che da una morte crudele non nasca qualcosa di bello, un messaggio positivo per tutti noi. Il papà infatti ha dichiarato di voler donare i suoi organi. Una decisione sofferta ma immediata per ricordare un giovane ragazzo che non c’è più.

Dalla sofferenza possono nascere nuove vite. 

 

Giusy Genovese