Salernitana lotta per la Serie A. Lotito costretto a cederla 

La squadra campana è finalmente a un passo dalla Serie A. Dopo la mancata promozione dello scorso anno, i ragazzi di Castori ora vedono l’obiettivo molto più vicino.

Basterebbe infatti battere questa sera l’Empoli e allo stesso tempo sperare che il Lecce e il Monza pareggino o perdano contro Reggina e Cosenza.

Una gioia per la Salernitana, che rivedrebbe la massima serie dopo ben 23 anni.

Una spina al fianco di Claudio Lotito, co proprietario insieme a Marco Mezzaroma, suo cognato.

Già perché Lotito è anche il patron della Lazio, e stando alle norme attualmente in vigore nessun soggetto può essere presidente contemporaneamente di due società calcistiche che partecipano allo stesso campionato professionistico.

La FIGC infatti è piuttosto dura sulla questione.

Su proposta del presidente federale, il Consiglio ha deliberato di vietare le plurime partecipazioni di controllo da parte di un medesimo soggetto in ambito professionistico, anche nell’ipotesi in cui una società dilettantistica, controllata da un soggetto impegnato come socio di controllo nel professionismo, salga in Serie C.

Cosa potrebbe allora succedere?

Claudio Lotito sarebbe costretto a vendere la società a terzi. Non potrebbe diventarne unico proprietario nemmeno Mezzaroma, in quanto parente.

Un soggetto ha una posizione di controllo di una società o associazione sportiva quando allo stesso, ai suoi parenti o affini entro il quarto grado sono riconducibili, anche indirettamente, la maggioranza dei voti di organi decisionali. Ovvero un’influenza dominante in ragione di partecipazioni particolarmente qualificate o di particolari vincoli contrattuali.

Lotito avrà 30 giorni di tempo per venderla, altrimenti la Salernitana si troverebbe automaticamente esclusa dalla Serie A.

L’unico spiraglio per sor Claudio sarebbe un cambiamento sulla norma sul vincolo di parentela.

In questo modo Lotito lascerebbe sì la Salernitana, ma resterebbe comunque una questione di famiglia.