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Il nuovo anno ha inizio così, con la sfida tra le sfide, quel derby d’Italia che mai smetterà di suscitare emozioni nonostante l’attuale classifica che tiene Juventus e Inter separate da ben 18 punti. In casa Juve c’è la volontà di staccare ancora una volta la Roma di Rudi Garcia dopo la vittoria dei giallorossi ad Udine, senza magari incappare in quei fantasmi del passato che ci ricordano una Juve “appesantita” e perdente nel post epifania degli ultimi due anni. In casa nerazzurra, invece, Mancini eviterà di rivolgere i suoi pensieri alla classifica, tentando di concentrarsi esclusivamente sull’unicità della gara che, per lui personalmente e non solo, porta dietro di sé un passato fatto di rivalità, colpi bassi e tanta e reciproca antipatia. 

Il tecnico interista sembra avere tutte le intenzioni di buttare nella mischia Podolski a gara già iniziata, mentre in attacco rimane qualche dubbio per l’impiego dal primo minuto di Icardi, apparso ultimamente poco concentrato e molto più attento alle sue questioni personali. Nessuna novità in vista invece per Max Allegri che sembra voler partire con la solita formazione, i soliti Pirlo e Pogba e la solita coppia d’attacco Tevez-Llorente.

Previsioni a parte, il fascino di Juve-Inter risiederà ancora una volta nelle stelle che scenderanno in campo. Gli occhi saranno infatti tutti puntati sui due assi argentini, Tevez e Icardi. Se il primo non può annoverare tra i suoi grandi gol reti segnate all’Inter o a Mancini, (se pensiamo anche alle poco brillanti prestazioni contro il Galatasaray del Mancio in Champions League), il secondo ha dimostrato invece negli anni una certa predilezione per i bianconeri. Difficile dimenticare quel 6 gennaio 2013 in cui Maurito freddò lo Stadium quando ancora indossava la maglia della Samp. La data è sempre la stessa e la Juve dovrà fare molta attenzione a non concedere alla Roma punti preziosi in un momento dell’anno che non le ha portato sempre bene.

 

Claudia Rosco