Non approfittare del mezzo passo falso della Roma a Palermo sarebbe stato un vero peccato, soprattutto se l’avversario si chiama Hellas Verona e pochi giorni prima lo stesso incontro era finito con un roboante 6-1 sui ragazzi di Mandorlini. Sin dal fischio di inizio la partita prende infatti la piega che tutti si aspettano con la squadra scaligera già sotto di due gol al 7′. Pogba-Tevez, sempre loro: prima il francese trafigge Rafael di destro, poi è l’argentino a battere il portiere veronese grazie al velo di Pogba che gli permette di essere in posizione ottimale per tirare.

Il Verona mostra tutte le sue incertezze e debolezze sia in attacco che in difesa: un Toni troppo spento non dà il giusto impulso alla gara della sua squadra, mentre in difesa un errore dopo l’altro non fa che favorire le incursioni dei già pericolosissimi bianconeri. E così, l’ottima gara di Morata (in campo dal 1′ al posto di Llorente) in fase di costruzione e anche di copertura, lo stato di grazia di Tevez e Pogba e la solita pericolosità di Pirlo dai calci piazzati trasformano la gara in un vero e proprio assedio alla porta di Rafael. Molto positiva anche la prestazione di Marchisio che sforna un passaggio azzeccato dopo l’altro godendo a sua volta di un centrocampo bianconero in grande spolvero che non sembra affatto soffrire l’assenza del febbricitante Vidal.

Nel secondo tempo la musica non cambia: dopo vari tentativi di Tevez è Pereyra a mettere il terzo sigillo al match servito al 21′ da Chiellini. Il tempo di aspettare altri otto minuti e la Juve segna anche il quarto gol con Carlos Tevez, che approfitta dello splendido assist di Marchisio per trafiggere la porta veronese e portare a casa una bella doppietta. L’evidente superiorità tecnica della Juventus mette fine ad ogni speranza degli scaligeri e la gara finisce così, con lo Stadium in festa per la conquista del titolo di campione d’inverno e Allegri che inizia a godere di un po’ più di tranquillità in ottica futura. Aver allungato sulla Roma a + 5 sembra essere la soddisfazione maggiore di questa serata: mai prima d’ora in questo campionato la Juve era stata così lontana dai giallorossi.

Claudia Rosco