L’ex attaccante Fernandao, idolo e bandiera dell’Internacional di Porto Allegre ha perso la vita in un incidente d’elicottero. Con lui sono morte altre quattro persone. L’elicottero, pilotato da un colonnello in congedo dalla polizia militare, è precipitato ad Aruana, una cittadina a circa 300 chilometri da Goiania, in Brasile. Ancora sono ignote le cause dello schianto avvenuto da venerdì e sabato notte. “Fernandao è stato soccorso ancora in vita ma è morto prima del ricovero in ospedale, aveva fratture multiple”, hanno detto i vigili del fuoco locali.

Meglio conosciuto come Fernandao, l’ex-calciatore 36enne si era ritirato dalla scena calcistica nel 2011 dopo aver avuto la soddisfazione di essere convocato nella Seleçao. In 200 partite disputate dal 2004 al 2008, in veste di capitano, ha messo a segno 81 gol ed è tornato all’Internacional, dopo il ritiro, per intraprendere la carriera da direttore tecnico e allenatore. Entrò nella storia nel 2006 per aver guidato il “Colorado” alla conquista della coppa Libertadores contro il San Paolo e, subito dopo, al trionfo nel Mondiale per Club contro il Barcellona di Ronaldinho, all’epoca allenato da Frank Rijkaard. Era poi stato alla guida del club gaucho per sei mesi nel 2012. In Europa il bomber aveva giocato quattro anni in Francia, di cui tre stagioni all’Olympique Marsiglia e una al Tolosa.

Proprio Fernandao era stato scelto per commentare i mondiali brasiliani quest’estate per l’emittente televisiva Sport TV. L’ex calciatore era infatti divenuto uno dei commentatori di punta del canale satellitare del gruppo Globo. Il presidente del Brasile lo ha ricordato in un tweet, parlando di un campione dentro e fuori dal campo, un idolo che ha lasciato un grande vuoto nei cuori degli appassionati di calcio.

Rosa Maiuccaro