Non manca molto al 2018 e i mondiali di calcio si avvicinano. La prossima competizione mondiale si terrà in Russia che vuole arrivare al prestigioso appuntamento in “perfetta forma”. Mancano le strutture sportive adeguate e per raggiungere l’obiettivo il governo ha deciso di ricorrere a un aiuto extra: i detenuti dei campi di lavoro. I carcerati non socialmente pericolosi lavoreranno per costruire gli stadi che ospiteranno i Mondiali di calcio. È la proposta di legge lanciata dal deputato Aleksandr Khinshtei del partito del presidente PutinRussia Unita”, che chiede che i detenuti lavorino come manodopera nella regione in cui stanno scontando la pena.

Sarà una grossa opportunità, nel senso che avremo la possibilità di acquistare i materiali di costruzione a un prezzo più basso di quello di mercato – afferma Khinshtein all’Associated Press – e, inoltre, faremo lavorare i prigionieri, il che è sicuramente positivo.”

Il servizio federale penitenziario russo sta lavorando insieme a Khinshtein alla proposta, che sarà portata in discussione al parlamento e interesserebbe quasi 40mila detenuti di 128 posti di detenzione.

Per citare dei numeri, attualmente un detenuto può lavorare solo all’interno del suo penitenziario, percependo un massimo di 218 rubli al giorno (4 euro) e di 5.554 rubli al mese (100 euro, al di sotto dello stipendio minimo mensile di 5965 rubli).

I diritti dei lavoratori è un tasto dolente per gli organizzatori della Coppa del Mondo e la Fifa è sotto pressione per l’alto tasso di morti fra i lavoratori migranti in Qatar, che ospiterà i Mondiali del 2022.

Il portavoce della Federazione Internazionale, Delia Fischer, contattata dall’agenzia Associated Press ha commentato:

Non abbiamo ricevuto alcuna informazione su questo argomento.

Barbara Roviello Ghiringhell