Una polemica al giorno, toglie il medico di torno. Dopo il rigore concesso ieri alla nazionale di casa, il Brasile, nel match di ouverture contro la Croazia, oggi è toccato in sorte al Messico soffrire per portarsi a casa la vittoria. Un 1-0 che fa decollare la Tricolor in testa alla classifica del girone A, insieme al Brasile (su cui pendono non poche critiche). In merito alle gare delle due “capoliste” sudamericane, una caratteristica comune: un arbitraggio orrorifico, che ha lasciato perplessi tutti i tifosi, se non le intere nazionali. Ieri, come detto, il rigore inutile concesso ai verdeoro dal sig. Nishimura. Oggi, i due gol annullati per “sospetto fuorigioco” al venticinquenne Giovani Dos Santos, che possiamo ormai considerare come il primo “iellato” della storia dei Mondiali 2014.

L’incontro tra Messico e Camerun, giocato sotto la pioggia a Natal, è stato deciso al 61′ da Peralta, schierato in campo da Herrera al posto di Hernandez, che ha intercettato una respinta corta dell’estremo difensore Itandje su un primo tiro di Dos Santons. E meno male che c’è stato Peralta a rimediare la “tragica” situazione in cui si trovavano gli undici messicani, penalizzati dal lavoro della terna arbitrale. Tirando le somme della partita odierna: due nongol-gol, un buon lavoro da parte della squadra di Herrera, e una prova deludente messa in campo dai Leoni Indomabili, che sono riusciti a mettere in difficoltà la difesa avversaria solo nel primo tempo con il palo esterno di Eto’o. Morale della favola? Una vittoria meritata.

Eleonora Tesconi