È finita 1-1 Spagna-Germania, il big match del Gruppo E dei Mondiali 2022. I tedeschi allenati da Flick agguantano il pari grazie a un gol di Fullkrug all’83’ dopo  che la squadra di Luis Enrique era andata in vantaggio con Morata al 62’,  pochi minuti dopo il suo ingresso in campo.

Ma non è stata la partita, seppure importantissima ai fini della qualificazione degli ottavi, il pensiero fisso, costante, dominante di Luis Enrique in questo afoso giorno di novembre in Qatar. Già perché il ct spagnolo, l’allenatore vincitore di due campionati spagnoli, di tre Coppe di Spagna, di una Supercoppa spagnola, di una UEFA Champions League, di una Supercoppa UEFA e per concludere di una Coppa del mondo per club FIFA, è innanzitutto un padre.

Luis Enrique è solo un papà che scambierebbe volentieri tutto il palmares elencato un paio di righe più su per riavere indietro sua figlia.

Luis Enrique è solo un padre reciso del suo fiore più bello, sua figlia Xana.

Una bambina che non c’è più, strappata presto alla vita in un freddo, gelido giorno d’agosto.

Un papà mutilato è Luis Enrique in sella a quella bicicletta poche ore prima di un match che ci ricorda quanto le cose più importanti siano altre. Che quella che si andrà a giocare non è che una semplice, normale partita. Un gioco. Bello, faticoso, a volte entusiasmante, altre noioso. Un gioco che a volte regala vittorie, altre volte sconfitte. Ma che alla fine è – appunto – solo un gioco.

Corre Luis Enrique in sella alla bicicletta, quando con il fiato corto e gli occhi sicuramente lucidi nascosti da un paio di occhiali da sole ricorda che il 27 novembre non è il giorno di Spagna – Germania, ma il giorno in cui Xana avrebbe compiuto 13 anni.

E lo fa con un messaggio che lascia in tutti noi un pianto soffocato.

Oggi non giochiamo solo contro la Germania. Oggi è un giorno speciale perché Xanita avrebbe compiuto 13 anni. Amore, ovunque tu sia, ti mando tanti baci, trascorri un bel giorno, ti amiamo. Ciao!

Le parole di questo papà verso il suo piccolo angelo sono un inno alla speranza, sì a quella speranza che un giorno ci riabbracceremo tutti. Cielo e terra saranno una cosa sola e quegli angeli che ci hanno lasciato troppo presto saranno di nuovo insieme a noi.