Il commovente e significativo gesto dei tifosi del Liverpool durante il match contro il Manchester United in segno di solidarietà al campione portoghese colpito dalla perdita del figlio, ridona umanità al calcio

Si dice che non ci sia tragedia più grande e dolorosa per un essere umano come quella di perdere un figlio.

Qualcosa di irraccontabile, totalmente irrazionale e inaccettabile.
È e sarà sempre così.

Dolori che, verrebbe da dire quasi spietatamente, sono “democratici”, nel senso che possono davvero accadere a chiunque. Non conta che tu sia un Signor Nessuno o talmente famoso da esserlo pure nell’angolo più sperduto della Terra.

Anche questo purtroppo è il dramma di Cristiano Ronaldo.

Lui, uno dei più forti, sicuramente il più iconico e celebre calciatore degli ultimi anni, l’uomo e l’imprenditore di se stesso, che negli ultimi giorni sta vivendo a tu per tu con un tremendo e doloroso lutto.

La notizia della morte di uno dei suoi gemellini al momento del parto della sua compagna storica, Georgina Rodriguez, ha fatto letteralmente il giro del mondo in tempi brevissimi ed è stata seguita da un numero incalcolabile di messaggi di cordoglio e solidarietà a questi due giovani genitori e al resto della famiglia.

Un dolore condiviso sebbene mantenuto giustamente riservato.

E in un momento così drammatico e triste, un significativo gesto di vicinanza è arrivato proprio dal mondo di cui l’asso portoghese è da anni protagonista.

Durante il match di Premier League della squadra di CR7 contro il Liverpool, al settimo minuto, tutto lo stadio ha tributato un lungo applauso a Ronaldo e, in maniera del tutto inaspettata, dagli spalti gremiti di tifosi dei Reds è partito il celebre inno che accompagna la squadra prima di ogni partita, quel You’ll never walk alone che inevitabilmente commuove ed emoziona sempre.

Un gesto importante, che al di là della dedica stessa, rappresenta in toto quell’aspetto esclusivamente umano di un mondo sempre più “di plastica” come quello del calcio.

Sugli spalti i tifosi hanno provato a sostenere non un campione del pallone ma un uomo, in padre, un essere umano colpito da qualcosa che non si augura nemmeno al peggiore dei propri nemici.

Ed è in una piazza così sconfinata e variegata come quella di uno stadio, in cui troppo spesso gli istinti e la passione smodata prevalgono su tutto, che pochi giorni fa è stata data prova di grande umanità, rispetto, vicinanza e condivisione.

Niente bandiere, rivalità, astio, cattiverie e odio gratuito e troppo spesso impunito che, soprattutto in epoca social, sono un’autentica piaga.

Perché, prima di tutto, si è esseri umani, con tutto quello che comporta esserlo fino in fondo, col carico emotivo, con le proprie fragilità, i drammi che probabilmente vorrebbero essere vissuti lontano dal clamore ma che forse, grazie proprio al clamore, diventano, come nel caso dell’Anfield, calore, affetto, solidarietà.

Ai tifosi un grosso Grazie per questo gesto!
A Cristiano, Georgina e tutta la famiglia l’augurio di affrontare il dolore più grande circondati da quanto più amore possibile.

Simona Cannaò