Campioni si nasce, è questa la verità e Leo Messi il dna del fuoriclasse ce l’ha nel sangue. La Pulce ha spento ieri ventotto candeline e il Barcellona ha voluto rendere omaggio al suo straordinario talento pubblicando un video inedito che ne ritirare le gesta sul campo quando ancora non era uno dei giocatori più forti ed amati a livello mondiale.

https://youtu.be/zMq88usUaEo

Ecco allora un giovane Leo Messi che a soli 14 anni dà già prova del suo estro calcistico fuori dal comune. Cross, dribbling, calci di punizione pennellati, passaggi filtranti per i compagni e ovviamente tanti gol che a oggi fanno di lui uno dei giocatori più prolifici della storia del calcio con 423 reti messe a segno con la maglia Blaugrana e quella dell’Albiceleste.

Tutti sanno dei 24 trofei conquistati con il Barcellona fatti di sette campionati spagnoli, sei Supercoppe di Spagna, quattro Champions League, tre Coppe del Re, due Supercoppe Uefa e due Mondiali per club, ma in pochi sono a conoscenza del fatto che la Pulce avrebbe potuto compiere  i suoi primi passi da professionista proprio in Italia. A vederlo oggi Enrico Preziosi si mangerà le mani, perché nel 2002, quanto l’attuale presidente del Genoa era proprietario del Como, Messi fece un provino per giocare con la maglia del club lombardo e fu scartato dallo staff dell’allenatore perché ritenuto troppo gracile.

Cecilia Stuani