Finisce ai quarti di finale il sogno della Roma di vincere la Tim Cup. Per la sesta volta nella storia della Coppa si ritrovano faccia a faccia Roma e Fiorentina e per la seconda volta i viola riescono ad aggiudicarsi l’incontro. Nel 1961 la Fiorentina riuscì ad aggiudicarsi l’accesso alle semifinali battendo la Roma per 6-4 all’Olimpico, giocando il match con più reti nella storia della Coppa Italia. Amarissima la sconfitta subìta questa sera dagli uomini di Garcia, in casa, contro la squadra di Montella. Atterrata dalla doppietta di Mario Gomez che ha fatto emergere finalmente il capocannoniere che è stato e che tutti si aspettavano di rivedere.

Il giocatore tedesco che fino a oggi ha segnato 6 reti, 4 in campionato e 2 in Coppa, sembra prediligere la Roma come vittima designata delle sue acrobazie, riservandole 3 di questi gol. Si nota da subito qualcosa di diverso nell’andamento del match, a differenza degli ultimi in cui la squadra di Garcia ha sempre incassato la prima rete di svantaggio nel primo tempo, riuscendo solo nella ripresa a guadagnare il pareggio, qui rende non poco faticoso il tentativo della Fiorentina di raggiungere la rete avversaria. Entrambe le squadre in realtà mantengono un ritmo non troppo serrato, contendendosi in parità il possesso palla, si costruisce solo sul contropiede ma entrambe le difese non lasciano spazio alla conclusione dell’una o dell’altra squadra. La squadra di Montella porta in difesa addirittura 8 dei suoi uomini quando la Roma cerca di penetrare rendendo vani gli sforzi di Ljajic, Florenzi e Maicon braccato sulla fascia destra dall’onnipresente Pasqual, fondamentale per le intrusioni decisive di Gomez, e migliore in campo. Non altrettanto attenta la difesa giallorossa che infatti regala il doppio vantaggio agli avversari lasciandogli il posto nella semifinale contro la Juventus. Si è fatto sentire davvero molto il tifo dalla curva Sud, in risposta proprio alle parole dell’allenatore francese che chiedeva il supporto dei tifosi in conferenza stampa. E si è fatto sentire anche quando, a partita terminata, ha richiesto la presenza della squadra sotto la curva per contestare l’ormai evidente calo delle prestazioni in campo.

I giallorossi hanno lasciato a capo chino il campo coscienti di essersela meritata.

Valentina De Santis