Mario Meluso è il nuovo direttore sportivo del Napoli.
Ma, come mai quest’interessamento verso questa figura calcistica negli ultimi anni?

Proviamo a scoprirlo…

Un tempo erano i teatri ad essere il palcoscenico delle pièce teatrali, fatte di battute e di celebri momenti di notorietà.

Nella calda estate italiana, però, quello spirito visivo si trasforma nei celebri tormentoni estivi che mutano le società calcistiche in veri e propri teatri.

Un mondo dove ogni componente diventa attore, produttore e perché no, star incontrollata.

Parliamo di giocatori extra-lusso che lasciano l’Europa per l’Arabia o la calda Florida (vedi caso Messi)? Niente affatto. Stiamo parlando dei direttori sportivi.

Quella figura mistica tra l’uomo d’affari dal completo buono e l’altro col taccuino impregnato di inchiostro e il telefono, sempre a portata di mano.

Nei diversi spogliatoi il copione cambia: ds, general manager, o definito come il fulcro del destino della squadra.

Ognuno di loro ha un volto ben noto, una filosofia ben studiata e precisa che dà subito l’impressione che il suo lavoro è unico.

Nasce così il mito di Giuntoli, celebrato dai più come il vero fautore della vittoria dello scudetto azzurro. O ancora, Giuseppe Marotta, che ha da sempre adottato una filosofia lineare: parametro zero e ricca esperienza.

Un mito tutto italiano: all’estero la musica è diversa in quanto si attribuisce loro un ruolo minore e importanza rispetto ad allenatori o calciatori. In Italia, invece, siamo abituati a colmarli di grandi complimenti o sonore accuse.

E in questo clima, ecco l’arrivo come direttore sportivo del Napoli campione, Mario Meluso.

Classe 1965, è lui l’uomo giusto secondo il presidente Aurelio de Laurentiis, che lo ha presentato, come sua consuetudine, attraverso un comunicato dal suo account Twitter.

Un nome che non ha certamente colpito la tifoseria, che si aspettava indubbiamente un volto diverso.

Perché allora decidere di puntare su di lui?

Nel suo curriculum si susseguono esperienze nelle serie minori: Foggia, Padova, Pisa, Sangiovannese, Teramo e Ternana.

Nel 2016 diventa il ds del Lecce, militante in Serie C, contribuendo al doppio salto di categoria quando nel 2019 la squadra giallorossa approdò in Serie A.

Dopo la retrocessione in B, firma nell’agosto del 2020 un contratto triennale con lo Spezia, neopromossa del massimo campionato. Neanche un anno dopo, il 26 maggio 2021 dopo la storica salvezza, rescinde il contratto con la squadra ligure.

Ora Napoli, pronto a prendere il posto lasciato vuoto da Cristiano Giuntoli.

Nelle ultime settimane era comparso come nome principale quello di Igli Tare, in uscita dalla Lazio, un ottimo profilo esperto.

Che sia stato questo il motivo? Il suo essere “troppo” formato, “troppo” improntato e decisamente ben poco malleabile.

Prendendo il caso di Cristiano Giuntoli, anche lui veniva dal Carpi, dopo una lunga risalita dalla D alla massima serie. Forse è questo il motivo principale.

Meluso rappresenta un profilo, seppur esperto, decisamente non avvezzo alla notorietà, che preferisce lavorare dietro le quinte per poi lasciare un’ampia copertina al presidente.

Fonti, però, assicurano che Meluso dovrà rispondere al capo del gruppo scouting azzurro, Maurizio Micheli, definito come il vero artefice delle trattative esplosive delle ultime stagioni del Napoli.

Fu lui a portare al Brescia, e che poi l’avrebbe seguito a Napoli, un certo Marek Hamsik. E sono, secondo alcuni, suoi i colpi su Kim e Kvaratshkelia. Acquisti importanti che poi Cristiano Giuntoli ha concluso.

E ancor prima, i colpi su Fauozi Ghoulam e Kalidou Koulibaly. Uno degli attori più in ombra e sconosciuti della società azzurra ma che di certo non risulta inosservato al momento di prendere decisioni importanti, scovando chicche e pietre preziose ancora acerbe nei campionati più nascosti e certamente non entusiasmanti.

Una macchina perfetta quella del Napoli, che anche quest’anno sembra voler continuare a stupire.

Dopo il nuovo allenatore e in procinto del nuovo ritiro nel consueto Trentino, il Napoli è già alla ricerca del nuovo difensore pronto a sostituire Kim, in procinto di partire per la Bundesliga.

Il nome principale resta quello di Max Kilman, classe 1997, difensore del Wolverhampton.

Una lunga estate rovente quella che attende il nuovo volto della società azzurra che si appresta ad iniziare il campionato 2023/2024 il 19 agosto in casa del Frosinone.

Questa volta con lo scudetto cucito sulle nuove maglie targate MSC e Ebay.

 

Rosaria Picale