Ibrahimovic e Ronaldo, gli immortali 

 Zlatan Ibrahimovic e Cristiano Ronaldo: sono loro i due mattatori sulle scene della Serie A.

Vecchietti alla ribalta oppure leggende alla riscossa?

Ognuno la interpreta a modo suo, di certo c’è che si sta parlando di due grandi giocatori che in Serie A stanno dando il meglio di loro stessi e partita dopo partita collezionano gol e prestazioni da stropicciarsi gli occhi.

Trentanove  anni lo svedese,  quasi trentasei il portoghese: non si risparmiano mai, danno l’esempio ai compagni più giovani per mantenere al meglio la condizione fisica, allenandosi prima, durante e dopo le sessioni ufficiali con la squadra.

Un giocatore deve rimanere al top, sempre.

Tutto gira intorno a loro.

Ibrahimovic abbiamo imparato a conoscerlo nel tempo:  lo si può paragonare ad un magnete che attrae tutto e tutti.  Se ne sta al di sopra sciorinando numeri in partita che fanno dimenticare la sua età biologica.

Il gol e l’acrobazia in partita contro il Napoli  domenica scorsa, 22 Novembre, sono gli esempi della forza, della tenacia e dell’aggressività che lo contraddistinguono.

Essere sempre al massimo porta ad avere sempre il risultato migliore e sui risultati del Milan, Ibrahimovic, è stato devastante: da quando è al Milan, il Diavolo è passato dal 12° posto in classifica alla vetta, ispirando una striscia di 20 risultati utili consecutivi tuttora aperta.

Ibrahimovic
Fonte immagine Pagina FB ufficiale Ibrahimovic

Da questo punto di vista, lo svedese ha rappresentato un punto di rottura in positivo per il club.

Il suo approccio non è cambiato affatto : deciso, egocentrico, risolutore, protagonista. Da quando è tornato a Milanello lo svedese si è portato dietro quella consapevolezza che il Milan da lì in avanti avrebbe solo migliorato gioco, classifica e spogliatoio.

Cristiano Ronaldo è egoismo, business, abnegazione, forza, è dedito a raggiungere la perfezione allenandosi sempre, seguendo ritmi di altissimi livelli per tenersi sempre in forma e per migliorarsi.

È il punto di riferimento per i suoi compagni e dal punto di vista atletico non è secondo a nessuno, anzi. Le sue migliori qualità sono la tenacia e l’aggregazione, Ronaldo è un leader tecnico, migliora i compagni solo con la presenza fisica e le giocate.

L’altruismo si palesa sotto le mentite spoglie dell’egoismo. Alla Juve è stato ed è sicuramente determinante per la vittoria dello scudetto ma in Europa forse deve ancora migliorare le sue prestazioni.

La sua assenza per quarantena Covid-19 si è sentita e non poco nella Juventus che senza di lui ha vinto solo nella trasferta di Kiev, pareggiando in campionato contro Crotone e Verona e perdendo nel big match contro il Barcellona.

Tornato il 1 novembre ha subito siglato la doppietta contro lo Spezia e da lì ha continuato a segnare mostrando la determinazione vincente che i suoi compagni di squadra dovrebbero sempre adottare.

CR7
Fonte immagine pagina FB ufficiale Cristiano Ronaldo

Le due leggende, o semi-dei come amano definirsi, non si possono paragonare, non si può dire se è meglio l’uno o l’altro.  È sufficiente guardare la partita e apprezzare l’acrobazia, il gesto sportivo e il gesto tecnico che ogni domenica questi geni ci mostrano.

Ilaria Iannì