Il mondiale di calcio in Brasile ha avuto il suo epilogo. Forse quello più scontato. La Germania si è laureata campione del mondo e aggiungiamo, meritatamente. Ha vinto la squadra più forte in una finale contro l’Argentina piuttosto fiacca con opportunità da una parte e dall’altra senza che ci fosse un dominio totalizzante da parte di una delle due formazioni. Leo Messi ha deluso tutte le aspettative. Nonostante c’è chi lo difenda ad oltranza, l’argentino ha fallito l’obiettivo, e su lui torna ad incombere il fantasma di Diego Armando Maradona. Gli argentini ne prendono atto. Il miracolo del mondiale ’86 quando Diego trascinò la squadra da solo verso il trionfo non si è ripetuto. La stella del Barcellona si è vista a tratti, caricata da un ansia e da un nervosismo che continuano a causargli degli attacchi di vomito. Questa volta per lui non ci sono giustificazioni. Come cantavano i tifosi del Napoli: Maradona è megl’e Pelè, e aggiungiamo anche di Messi!


La Germania non si è mai arresa, ci ha creduto fino alla fine. La nazionale tedesca non ha vinto grazie alle magie di un fuoriclasse ma, come spesso accade, grazie alla forza di squadra. La prodezza di Goetze sul finire dei tempi supplementari ne è una riprova. Schweinsteiger che si rifiuta di uscire nonostante il viso insanguinato e i crampi, anche. Al Maracanà l’Argentina non ha demeritato e se l’è giocata quasi ad armi pari impedendo alla Germania di annientarli come aveva fatto con Portogallo (4-0) e Brasile (7-1). Ma quando ormai gli argentini erano già con la testa ai rigori, i tedeschi, spietati come sempre, hanno inflitto il colpo del ko. Il copione si ripete. Come quattro anni fa, la finale è stata decisa da un gol nei supplementari. 

Nel 2010 ci pensò Iniesta quando mancavano 4 minuti ai calci di rigore tra Olanda e Spagna. Il dato curioso è che entrambi i salvatori della patria, Goetze e Iniesta sono stati allenati da Pep. L’Argentina ha anche avuto diverse palle gol con Higuain e Palacio ma entrambi non sono stati abbastanza lucidi sotto porta. In avvio di ripresa Messi ha sbagliato uno di quei gol che nel Barcellona segna ad occhi chiusi. Ma la Germania si è imposta nonostante tutto. Non sono stati pochi gli imprevisti per i tedeschi che hanno perso nella fase di riscaldamento Sami Khedira per poi perdere nel primo tempo anche il suo sostituto Kramer, uscito frastornato dopo uno scontro aereo. Quando ormai i rigori erano certi, la Germania ha sfoderato le sue armi facendo gioire la cancelliera Angela Merkel presente in tribuna.

 Bravissima la terna arbitrale italiana, capitanata da Rizzoli, che non ha sbagliato un colpo. Il sogno della Pulce e dei 35.000 tifosi argentini presenti al Maracanà si è infranto. La Germania ha trionfato in un mondiale dopo 24 anni dalla vittoria di Italia ’90 e ci ha raggiunti a quota 4 mondiali vinti.

Rosa Maiuccaro