Alle ore 19:00 di questo pomeriggio, il Milan scenderà in campo per disputare la prima partita dei gironi di Europa League contro l’Austria Vienna. È la prima volta per i rossoneri da quando questa competizione ha cambiato formula.

Lo stadio è ben noto al Milan: è l‘Ernst Happel Stadium. Sentimenti contrastanti sono presenti nei cuori dei rossoneri in relazione a questo stadio: amore e odio. Amore, nel 1990, per la quarta Champions vinta contro il Benfica. Odio, nel 1995, per la sconfitta sempre di Champions contro l’Ajax dei grandi Davids e Seedorf.

Stavolta l’amaro in bocca è caratterizzato dal KO della scorsa domenica in campionato contro la Lazio. Per questo Montella ha dichiarato che ci sarà un cambio modulo: schiererà il 3-5-2. La squadra rossonera scenderà in campo con la difesa a tre, che sicuramente comporta dei vantaggi per Bonucci, abituato a giocare in questa maniera.

Bonucci sempre al centro di questa stagione sportiva: prima il suo passaggio al Milan, poi l’incriminato nella partita con la Lazio e ora “agevolato” con questo cambio modulo.

Del resto una débâcle come quella di domenica scorsa all’Olimpico non se l’aspettava nessuno e ha messo in rilievo le problematiche che una squadra nuova e giovane deve affrontare. Un progetto che è solo all’inizio e che quindi prevede anche queste cadute.

Ma l’essenziale è ricominciare, ripartire appunto, con questo cambio tattico. Conti è ancora out. Romagnoli è recuperato e giocherà con Bonucci e Zapata. A centrocampo Biglia, Kessié, Calhanoglu, Abate e Antonelli. Coppia d’attacco Kalinic-André Silva. In realtà Montella ha provato anche Suso in allenamento a Milanello, ma stavolta gli tocca il turn-over, viste le successive sei partite in soli venti giorni che il Milan dovrà disputare. Questa, quindi, la probabile formazione.

C’è da chiedersi se questo cambio modulo possa essere la strada giusta da imboccare, perché in questo modo, inevitabilmente, si dovranno compiere scelte complicate: escludere giocatori di grande calibro.

Ma al momento non ci resta che attendere, perché come ha dichiarato lo stesso Montella “Non contano i moduli, ma gli atteggiamenti. Serve più umiltà”.

Elena Defilippis