Continuano le nostre interviste dedicate al “rosa” del calcio italiano.  Ogg vi presentiamo Serena Miller, giornalista sportiva e conduttrice televisiva del programma We are Milan,  in onda su Milan Inter tv.

Come nasce la tua passione per il calcio?  Hai qualche aneddoto da raccontarci?

La mia passione per il calcio nasce quando ero appena nata. Tifosa milanista e cesenate fin dalla nascita. Milan e il Cesena tatuate nel mio cuore, una passione trasmessa dal mio papà. E’ stato mio padre a trasmettermi l’amore per il calcio e per questi colori, dopo venti giorni di vita ero già in braccio a lui per l’intercontinentale dove il Milan vinse 1-0 contro L’Atletico Nacional nel 1989, gol di Chicco Evani. Già da piccola ero iscritta al Milan club della mia città e iniziai a seguire e a intrufolarmi in questo grande ed entusiasmante mondo chiamato “calcio”. Tutti i sabati e le domeniche a guardarmi le partite. Il weekend era e rimane sacro. Ho vissuto a pieno e allo stadio l’era di Carletto Ancelotti, un Milan vincente, unico e di Massimiliano Allegri. Per quanto riguarda il Cesena il grande Castori, PierPaolo Bisoli, e due promozioni in serie A. Azzardo dicendo che “vivo” di calcio, ma è realmente così!

Ami andare allo stadio? Ci racconti la tua prima volta?

Mi piace tantissimo andare allo stadio, si vivono emozioni indescrivibili. Il bello del calcio è che puoi parlarne con chiunque…  bambini, ragazzi, adulti e anziani. La passione non conosce distinzione. Il tifo ti coinvolge e ciò che si prova sugli spalti non ha prezzo. Ho scoperto un lato di me che non conoscevo. La prima volta a Cesena serie c1 2003/2004 Cesena- Pistoiese 2-0 con allenatore Castori dove superando i playoff contro Rimini e Lumezzane si ottene la promozione. Anche gli stessi giocatori in quegli anni passando per le scuole incentivavano gli studenti a sostenere la propria città in campo. Fu un’ottima iniziativa. Ricordiamo che Cesena è sempre stata una delle migliori tifoserie!

La prima volta al Milan in campionato fu per Milan-Modena nel campionato 2002-2003 dove il Milan vinse 2-0 con doppietta di Shevchenko. In Champions league stagione 2004/2005 con il PSV semifinale d’andata 2-0 per il Milan! Il mio primo abbonamento allo stadio a San Siro portò fortuna: 2010/2011. Il Milan vinse lo scudetto con Allegri con ben due giornate d’anticipo, ricordo ancora la festa, la gioia.

Conduttrice e giornalista sportiva con un vissuto nella moda. Oggi molti volti televisivi femminili passano prima da Miss Italia, la passarella del concorso è un’ottima vetrina?

Io ho partecipato per caso, è stata un’esperienza per mettermi in gioco e allo stesso tempo si sono aperte numerose porte per realizzarmi in ciò che volevo realmente fare. Può essere un ottimo  trampolino di lancio per farsi conoscere e per cogliere ogni opportunità. Per fare capire agli altri chi sei. La determinazione non deve mai mancare.

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 Credi ci siano ancora molti pregiudizi verso le donne che si accingono a intraprendere questo mestiere, specie se appunto hanno un trascorso come modella?

Esistono tanti pregiudizi purtroppo. Io penso che chi abbia un passato da modella possa comunque fare la giornalista sportiva in modo corretto e professionale. Esiste un tempo per tutto ed giusto fare anche diverse esperienze nelle vita prima di imboccare ciò che realmente aspiriamo fare. Significa crescita personale. Io ho sempre avuto le idee chiare sul mio futuro e su cosa volevo fare da “grande”. I concorsi, Miss Italia e il mondo della moda sono stati per me una bellissima esperienza dove mi sono messa alla prova, dove ho iniziato a credere in me stessa ed è proprio questo “mondo” che mi ha aperto le porte per intraprendere ciò che volevo realmente fare: la giornalista sportiva.

Il tuo Cesena purtroppo è sceso in Serie B, ma dal prossimo anno due piccole allieteranno la Serie A: il Carpi e il Frosinone. Cosa pensi delle dichiarazioni di Lotito sull’inutilità delle cenerentole nella massima categoria?

Il “mio” Cesena purtroppo è sceso in B ma ha dimostrato di avere carattere, tenacia e orgoglio: tipiche caratteristiche da squadra provinciale! Sono rimasta sconcertata da quelle dichiarazioni, ed è stato clamorosamente deprimente. Sono state offese tutte quelle squadre “provinciali” come il Carpi che difendono la loro dignità. Per chi vive in provincia e si avvicina a questo sport, il calcio è sinonimo di speranza. Bisogna tutelare le piccole realtà, che con impegno e sudore sognano di arrivare nella massima categoria. È sinonimo di proteggere un calcio pulito, un calcio puro. Per quanto riguarda il Carpi sono davvero felice per il successo che hanno ottenuto! Sono stati capitanati da un grande “condottiero” il mister Castori! Mentalità vincente, combattiva puntando su un enorme patrimonio: i giovani. Lo ricordo con affetto, guidò il Cesena nel 2003/2004 e in quella stagione dopo i playoff contro Lumezzane e Rimini ottenne la promozione in serie ! Un ricordo indimenticabile!

Per concludere, parlaci un po’ di te, dei tuoi progetti futuri e dei tuoi sogni. Dove sarà Serena Miller fra qualche anno …

Sono una ragazza davvero determinata, solare ma soprattutto ambiziosa e mai arrendevole. Tendo sempre a dare il massimo in quello che mi piace fare e vivo di passioni, proprio così, perche il calcio è la mia passione e sono riuscita a trasformarla in professione. Spero di continuare la mia carriera lavorativa da giornalista e crescere sempre di più. Di progetti ce ne sono tanti e di traguardi in cui vorrò arrivare ma per scaramanzia non svelo nulla. Il segreto è amare quello che fai…

Giusy Genovese