Contestazioni, rabbia e tristezza, la Fiorentina è in crisi: l’analisi del direttore di FiorentinaNews attraverso la nostra intervista

1-4, la Fiorentina sprofonda contro il Verona: con una prestazione a dir poco scialba e un risultato che si somma a un trend negativo, i gigliati sono in piena crisi. I tifosi contestano, Corvino si scusa, Pioli si confronta con i giocatori che paiono storditi. L’umore, all’indomani dell’imbarcata contro l’Hellas, non è dei migliori.

Ottava sconfitta in 22 partite, undicesimo posto in classifica con 28 punti: era dalla stagione 2004/2005, che la Fiorentina non cadeva così in basso – quando dopo 22 giornate aveva appena 23 punti, quint’ultima, un punto sopra alla zona retrocessione-. La sconfitta della 22a giornata è, però, solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ormai colmo di risultati negativi. Nelle ultime 7 partite, una sola vittoria, quattro pareggi e 2 sconfitte: un totale di 6 punti su 21 a disposizione. Una media punti allarmante considerato che squadre in lotta per la salvezza – Genoa e Sassuolo- hanno conquistato più punti dei viola.

Il vaso è stracolmo e la piazza insorge. Affrontiamo questo delicato momento con Stefano Del Corona, direttore di Fiorentinanews.com.

 Stefano, trova un aggettivo per descrivere l’umore di Firenze oggi:

Uno solo? Direi, sicuramente, triste – che è una costante degli ultimi mesi-. Da questa estate manca dialogo tra tifosi e società a questo si sommano le cessioni e una campagna acquista fatta di uomini non ai livelli di quanti sono partiti. Poi aggiungiamo il cammino anonimo percorso fino ad ora ed ecco che Firenze stamane è anche arrabbiata.

Proprietà, società, allenatore, giocatori: oggi sono tutti sotto accusa. Ti chiediamo di stilare una classifica in funzione del “grado di colpa” e di indicarci dove risiede la responsabilità per una Fiorentina in crisi:

L’85% delle responsabilità sono imputabili a Proprietà e società. La piazza è delusa dai Della Valle ma anche dall’operato di Corvino che ha operato sul mercato in modo poco soddisfacente. A cascata il tutto coinvolge Pioli e i giocatori: l’allenatore è costretto a lavorare con una rosa mediocre e un ambiente poco sereno, i giocatori manifestano difficoltà e lacune.

Lo Debole/Bianchi firenze 07-06-2017 presentazione stefano pioli come nuovo allenatore della fiorentina nella foto:stefano pioli Lo debole/Bianchi sport 07-06-2017 firenze the new trainer of acf fiorentina presented today in the pic:stefano pioli

A tuo avviso, in questo contesto, gioverebbe un cambio in panchina?

No, sarebbe inutile perchè quel che serve è un cambio rotta da parte della società che ha deciso di imboccare la strada dell’autofinanziamento a tutti i costi.

Proteste, striscioni e adesso i tifosi paventano la folle idea di disertare lo Stadio ma la prossima sfida in casa sarà contro la nemica di sempre. Credi sia opportuno che la tifoseria dia una prova di forza (soprattutto in una gara così sentita e delicata) oppure, mai come contro la Juve, credi che l’ambiente debba essere unito per fare in modo che possa essere la partita della svolta?

Io, personalmente, mi auguro che ci sia un ambiente unito, caldo e vicino alla squadra. Sono certo che i giocatori approcceranno bene la partita e giocheranno con impegno – d’altronde con le squadre forti hanno dimostrato di scendere in campo con il giusto atteggiamento è con squadre, sulla carta più abbordabili, che sono scesi molli-. Io mi aspetto pubblico, tifo e la coreografia per sostenere la squadra.

Bryan Dabo in viola: ti convince questo innesto? Basta a sistemare le cose (almeno in campo) o servono altri movimenti sul mercato?

E’ l’ennesima scommessa, non sappiamo come si ambienterà e non è erto il nome che riaccende la piazza. Di buono c’è che quando la Fiorentina quando ha pescato in Francia lo ha fatto bene ma sarebbe una goccia d’acqua in un mare perchè da tempo mancano gli esterni e serve un centrocampista di qualità.

Concludiamo questa chiacchierata con la tua ricetta per uscire dalla depressione:

I Della Valle devono tornare a fare i Della Valle, devono tornare a essere quelli del passato che con ambizione hanno costruito squadre che hanno calcato palcoscenici europei. In alternativa devono trovare qualcuno capace di ridare speranza.

Caterina Autiero