Francesca Turco torna sulle pagine di Gol di Tacco a Spillo

Bellissima.

Intraprendente.

Unita.

Compatta.

E che non si arrende mai.

Stiamo parlando della Lazio, signori.

I ragazzi di Simone Inzaghi hanno appena anellato l’ottava vittoria consecutiva in Serie A e a farne le spese questa volta stato il Cagliari, rivelazione di questo Campionato. Anche la formazione di Maran si è dovuta inchinarsi a una squadra tritacarne che non molla mai.

Si presenta così, bella e seducente, euforica e finalmente solida, a Riad, per giocarsi la  Supercoppa Italiana contro quella Juve che è riuscita a battere allo stadio Olimpico dopo 16 anni di astinenza.

Un secondo tabù infranto, dopo quello di San Siro che ci raccontano di una Lazio forte, anzi di una Lazio che sa finalmente di esserlo.

È una Lazio da record quella di Simone Inzaghi

Inizia da qui, da questa consapevolezza la nostra chiacchierata con la giornalista Francesca Turco. 

francesca turco
Francesca Turco e Stefan Radu

Cagliari – Lazio è stata la gigantografia di un gruppo che ci crede fino alla fine. Una fotografia per alcuni versi inedita se pensiamo alle ultime stagioni sempre in bilico fra gioie e dolori. Che nome dai a questa cura?

Io parlerei di consapevolezza: è la prima parola che mi viene in mente. Questa è una squadra che è cresciuta moltissimo, è maturata tanto sotto l’aspetto mentale. E’ una squadra che si è scoperta forte e adesso sa di esserlo. 

Non è più una squadra che si smarrisce alla prima difficoltà, ma sa di poter risolvere la partita in ogni  momento; quindi parlerei proprio di consapevolezza, di una crescita mentale importante e di una maturità finalmente raggiunta.

La Lazio è una squadra forte che sa finalmente di essere forte. Secodo me è scattato qualcosa fra il primo e il secondo tempo della partita contro Atalanta. Dopo il 3 a 0 è scesa in campo una squadra diversa da quella vista nel primo tempo; ed è esattamente la squadra che stiamo vedendo attualmente.

In virtù dell’andamento di Juve e Inter lo Scudetto potrebbe essere ora un obiettivo?

Parlare di scudetto mi sembra oggettivamente eccessivo se vedo chi c’è davanti – due corazzate vere – però sognare non è vietato e soprattutto è gratis.  Detto questo ci sono stati casi eclatanti come il Verona di Bagnoli nel 1985 o di recente il Leicester di Ranieri.  Parliamo di miracoli – soprattutto il Leicester in Premier – però è successo e ciò significa che i miracoli ogni tanto si concretizzano, si materializzano. Ripeto sognare non è peccato,  quindi si può fare, però realisticamente penso che l’obiettivo stagionale era la qualificazione in Champion’s League e credo sia facilmente alla portata il terzo posto, anche il quarto.

Questa scintilla che è scattata nella testa della squadra secondo me farà in modo che puntando al bersaglio più grosso si arrivi all’obiettivo stagionale. 

Continuare a crederci e anche a mirare più in alto secondo è un buon atteggiamento per centrare il traguardo.

A proposito di Juve, dopo la bellissima vittoria all’Olimpico le due squadre si ritroveranno faccia a faccia in Supercoppa. Che partita ti aspetti?

Non so che partita verrà fuori, sinceramente non riesco a immaginarla perché è una partita secca, quindi potrebbe essere bloccata per il fatto poi che il risultato finale è ultimativo, o vinci o perdi. Non so che partita sarà soprattutto per la Lazio. La Juventus è più abituata a gestire determinate pressioni, la Lazio ci arriva sicuramente un po’ più fresca visto che non ha giocato il turno di Campionato e ci arriva con la consapevolezza di cui parlavo prima.

Ci arriva poi con la vittoria contro la Juve di poche settimane fa, ci arriva quindi sicuramente convinta. Paradossalmente secondo me non ci sono gap enormi a meno che non si vada sui singoli. Mi viene in mente il gol di Cristiano Ronaldo contro la Sampdoria, o lo stesso Dybala.

La qualità li davanti ce l’hanno e anche tanta. La Lazio secondo me non è da meno. Entrambe hanno il lato debole dietro, anche la Juve prende molti più gol ora rispetto a quando c’era Allegri. Diciamo che mi aspetto una partita in cui si avrà paura di fare l’errore in quanto ci sono sia da una parte che dall’altra giocatori che possono punirti alla minima distrazione.

Juventus, quel buco nero chiamato centrocampo

Dove si deciderà Lazio – Juve?

Mi rifaccio a quella di Campionato di partita per provare a immaginare dove si potrà decidere. Tendenzialmente le partite si decidono a centrocampo e quello della Lazio lo vedo addirittura allo stesso livello se non un pochettino superiore a quello della Juventus. 

Nella gara  di Campionato era stato bravo Sarri a far giocare molto con Pjanic lì a bloccare Leiva. Mi sento di dire che anche questa si deciderà a centrocampo se non ci sarà l’assillo del risultato, altrimenti la differenza la faranno gli episodi come nelle finali secche.

Caicedo Lazio
Foto: LaRoma24

Potrebbe essere ancora Caicedo l’uomo partita?

Non so se sarà ancora Caicedo, certo avrebbe del miracolistico una cosa del genere, nel senso che in questo momento Felipe appena guarda il pallone va dentro. C’è da dire però che non ci va mai per caso.

Nella gara contro il Cagliari comunque il gol non è stato casuale, ma frutto di un’azione costruita. Si mette anche Caicedo nelle condizioni di sfruttare azioni pulite e non il rimpallo sulla riga di porta alla Filippo Inzaghi. Ha questa capacità pazzesca di calarsi subito nella contesa e in questo momento è decisivo.

Caicedo uomo partita è un’opzione. Inzaghi lo sa bene e se lo tiene ben stretto anche in questa situazione. Mi aspetto che prima o poi sia dentro.

Felipe Caicedo, il bomber che non ti aspetti

Juve affamata in cerca di un riscatto vs Lazio galvanizzata: quale stato d’animo prevarrà?

La Juventus sicuramente non ci starebbe a perdere la seconda partita contro la Lazio. Dall’altra parte abbiamo una Lazio che viene da un momento di euforia altissima e – insisto  – di grande consapevolezza di sé e dei propri mezzi.

Secondo me non c’è uno stato d’animo che in queste partite, a questi livelli, possa prevalere sull’altro. Secondo me poi alla fine farà meglio chi sentirà meno l’appuntamento.

Posso dirti che i bianconeri gestiscono meglio queste situazioni essendo più abituati, la Lazio un po’ meno, ma in virtù della crescita mentale che ha avuto io mi aspetto una partita di grossa concentrazione e non condizionata da particolari stati d’animo. Forse nelle battute iniziali la Lazio potrebbe essere più contratta, ma anche la stessa Juve potrebbe esserlo.

Credo che sia una partita talmente aperta che non mi sento di dire che la condizionerà un atteggiamento.

Sta girando la frase “pochi ma buoni”: quanto potrebbe durare secondo te? Arriveranno questi tanto attesi rinforzi?

Pochi ma buoni vero ma non è mai un bene essere in pochi. La Lazio nei  titolari – ne ha 13/14 – è un’ottima squadra, ma la rosa secondo me non è al pari delle altre due che ha davanti in Campionato. Fortunatamente sta andando molto bene sotto l’aspetto delle squalifiche e degli infortuni che non ce ne sono stati. Inzaghi sta contando da un po’ sulla stessa squadra e – incrocio le dita – spero sarà così più a lungo possible. Detto ciò ribadisco che non è mai un bene avere la copertina corta, il Campionato è ancora lungo e non vorrei ritrovarmi a rimpiangere come è accaduto negli anni passati di non essere stati lungimiranti sotto questo profilo.

Se ti chiedessi qualche nome da Champions?

La Lazio non crede nel mercato di Gennaio, mi chiedi se arriveranno i rinforzi, ma se guardo a come ha operato finora ti dovrei rispondere di no.

Sinceramente non mi aspetto chissà quale sforzo, né qualche arrivo in cantiere per Gennaio, anche perché i migliori giocatori difficilmente te li mollano.

francesca turco
Francesca Turco, speaker radiofonica molto nota stimata dal pubblico laziale.

La Lazio ormai ha raggiunto una dimensione tale che i giocatori di un certo livello li programma per la sessione successiva.

Vero, c’è il mercato degli scontenti a Gennaio, di chi non gioca, ma se un calciatore non gioca un motivo ci sarà. I calciatori non mancano, se li vuoi ci sono, però la Lazio crede molto poco in questo mercato.

Non te lo so dare un nome da Champions, rischierei di andare completamente fuori strada. Non mi viene in mente nessuno, perché poi spesso sono calciatori sconosciuti ai più quelli che prende la Lazio, qualcuno che loro però hanno seguito e che potrebbero anticipare.

Non so dare un nome ma posso dirti il ruolo. Se volesse stare tranquilla e marcare il solco io prenderei un altro centrocampista e un esterno a sinistra.

Supercoppa Italiana o secondo posto a Maggio?

Questa però è una domanda un po’ carogna! Io ti dico l’obiettivo di Maggio, secondo o terzo posto. Va bene tutto, va bene la Supercoppa Italiana che è comunque un trofeo nobilissimo però andare in Champions significa veramente attestarsi fra le big europee e io dico che la Lazio deve esserci, è mancata per troppo tempo.

La Lazio deve tornare ad acquisire quella dimensione sperando che ci si attrezzi nel modo adeguato.

Se tu oggi mi dici che hai la certezza che rinunciando alla Supercoppa andiamo in Champions io ti rispondo la Champion‘s League  l’anno prossimo.

 

Giusy Genovese