Sapete com’è, si dice che la Cina sia vicina, anzi, pare sempre più vicina, sta proprio là, visto che il China World si è imposto ormai prepotentemente all’attenzione mondiale in tutti gli ambiti della vita socio-politica-economica internazionale.

Già nelle primissime posizioni anche in campo sportivo (nelle discipline olimpioniche, sono di fatto primatisti indiscussi), avrebbero potuto mai lasciarsi scappare di mettere lo zampino nel doratissimo, socialissimo e popolarissimo mondo del pallone?

Eh no, quelli mica sono scemi!!!

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E mica sono scemi alcuni calciatori e allenatori, che da qualche anno a questa parte, sembrano particolarmente tentati dall’emergente universo cinese!?!?

Solo in questi primi sette mesi del 2019, abbiamo assistito a ben tre transumanze con il pallone alla mano.

Questo inverno è stato Marek Hamsik, storico capitano e bandiera del Napoli.
Dopo dodici anni di fedele e onoratissima militanza in maglia azzurra, ha spostato armi, bagagli, moglie, figli, pensieri, parole, opere ed omissioni in quel del Dalian Yifang Zuqiu Julebu, meglio conosciuto come Dalian, squadra che attualmente milita nella Chinese Super League, la prima serie del calcio cinese.

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immagine: calciomercato.com

E’ notizia fresca di frigorifero l’approdo nella medesima squadra, come allenatore, di un altro ex azzurro illustre: Rafael Benitez.

Da qualche giorno anche l’attaccante giallorosso Stephan El Shaarawy, mezzo italico e mezzo egiziano, è diventato “tutto giallo”, approdando nello Shangai Shenhua, sempre militante nella Chinese Super League.

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Decisamente strepitose le dichiarazioni del ventiseienne ex Milan (ed ex amorino calcistico del mio papà, n.d.r.):

Cerco qui la felicità…

Beh, sicuramente 16 milioni di euro una risata felice te la garantiscono, ma quel che più sorprende del giovane, soprannominato “Il Faraone”, è stata una carriera altalenante, mai effettivamente esplosa a mo’ di bomba H né nel nostro campionato né nella parentesi al Monaco, in prestito dal Milan.

Talento luminoso non diventato certezza nemmeno alla Roma, club in cui ha trascorso questi ultimi anni.
Resta comunque memorabile la sua prima doppietta in Champions League, durante la partita della fase a gironi vinta 3-0 contro il Chelsea; in particolare, il primo dei due gol è stato segnato 45 secondi dopo il fischio d’inizio, la segnatura più veloce della Roma nella competizione UEFA.

Ecco, un astro che il calcio italiano avrebbe di certo voluto vedere diventare una brillante conferma ma che, stando alle ultime, splenderà di certo (e glielo auguriamo) da molto lontano, lui e la sua bella cresta sparata lungo la Muraglia Cinese.

Che la felicità la si possa davvero trovare allora in una realtà totalmente diversa da quella europea ma che sta, man mano, trovando una sempre più rilevante dimensione nel mondo del calcio mondiale. Gli auguriamo felicità vera (non solo quella del pecunio), soddisfazioni, vittorie sempre a cresta, pardon, a testa alta.

 

Simona Cannaò