Il talento è una fonte da cui sgorga acqua sempre nuova. Ma questa fonte perde ogni valore se non se ne fa il giusto uso – Ludwig Wittgenstein

Così come Icaro avvicinandosi troppo al sole, pagò a caro prezzo l’insolenza di sfidare gli dei precipitando rovinosamente al suolo, allo stesso modo tantissimi giovani talenti nel mondo del calcio, passano velocemente dalla popolarità e dall’essere celebrati a nuovi dei dell’Olimpo per poi cadere inesorabilmente nell’oblio. Il talento da solo non basta ma necessita di altre qualità come la costanza, l’umiltà, l’impegno, il sacrificio, la volontà di apprendere, la capacità di leadership e anche una buona dose di fortuna. Solo in questo caso può esprimersi a pieno generando campioni i cui nomi rimangono scolpiti nella storia.

Figlio d’arte – Capita sempre più spesso di abusare dell’espressione “buon sangue non mente” dimenticando che portare sulle spalle un cognome pesante non è così facile, soprattutto quando si tratta di stelle nascenti. A volte la pesante eredità e la gloria passata possono oscurare un giovane talentuoso ancora in fase di formazione, a volte persino stroncare in modo precoce una carriera ben avviata. A volte, ma non nel nostro caso. Stiamo parlando di Justin Kluivert, attaccante classe 1999 dell’Ajax e della nazionale olandese, sempre più protagonista con la maglia dei Lancieri. Figlio d’arte, suo padre Patrick Kluivert fu centravanti di Ajax, Milan e Barcellona negli anni ‘90, ha dimostrato di non soffrire paragoni scomodi ma al contrario di avere personalità e stoffa da vendere per calcare i palcoscenici più importanti. Ad Amsterdam tutti sono d’accordo: è nata un’altra dinastia d’oro. Dopo Johan e Jordi Cruyff, Danny e Daley Blind: oggi è Patrick e Justin Kluivert. Passato, presente e futuro.

fonte fotografica Futhead

Talento precoce – Cresciuto nel vivaio dell’Ajax, il ruolo naturale di Kluivert Junior è esterno sinistro ma può essere impiegato all’occorrenza anche sulla fascia destra o come prima punta. Veloce e scattante, in virtù di un fisico più esile rispetto a quello del padre, in questa stagione ha già inanellato 5 assist e 8 gol oltre alle due reti messe a segno nella prima stagione da professionista. I numeri stanno dalla parte del giovane olandese che ha dato prova di essere non solo calcisticamente talentuoso ma anche molto precoce, realizzando la sua prima rete nel campionato olandese a soli 17 anni e 10 mesi e mettendo in bacheca già la sua prima tripletta personale (lo scorso 26 novembre contro il Roda). Un picco mai raggiunto da Patrick in giovane età, che a livello realizzativo è esploso negli anni successivi della sua carriera.

Esordio in maglia Orange – Le prestazioni in continuo crescendo, hanno convinto il ct dell’Olanda Koeman, a convocarlo per l’amichevole del 23 marzo contro l’Inghilterra e per la successiva del 26 marzo contro il Portogallo. Un grande salto per l’attaccante classe 1999, che aveva fatto tutta la trafila nelle selezioni giovanili ma aveva collezionato solo due presenze con l’Under-21 (un altro piccolo record). Il tecnico degli Orange nella sfida vinta per 3-0 contro i campioni d’Europa in carica ha concesso 12 minuti al giovane Kluivert, che ha fatto vedere a sprazzi qualche giocata degna del cognome stampato sulla maglia. La strada è ancora lunga. Il futuro sembra però destinato ad essere importante.

immagine da Football Oranje

Futuro da grande – L’Ajax è il suo presente ma sono molti i top club europei che hanno messo nel taccuino il nome del giovane olandese. Roma, Lipsia e Manchester United avrebbero già provato a strapparlo al club di Amsterdam. Mourinho stravede per il diciottenne nato a Zaandam e, nella scorsa finestra di gennaio, aveva fatto un sondaggio per portarlo in Premier League (poi terminato con un nulla di fatto). Il suo celebre agente Mino Raiola ne valuterà il futuro, il contratto del giocatore è infatti in scadenza nel 2019, con la consapevolezza di avere tra le mani una “gallina” dalle uova d’oro.

Cosa ne pensa l’ala dell’Ajax di tutte le voci sul suo futuro? A riguardo sembra avere le idee molto chiare e nei giorni scorso ha rivelato il suo grande sogno ai microfoni di Goal.com: “Vorrei seguire le orme di mio padre, Il Barcellona è la squadra dei sogni. Non scarterei nessun’altra ipotesi, ma il sogno è il Barcellona.” Kluivert Senior, che non hai mai nascosto il desiderio di vedere giocare il figlio con la maglia Blaugrana, non poteva ricevere notizia migliore.

Ora che Justin Kluivert è nel mirino dei top club europei possiamo dire che il suo destino era già scritto tra le stelle del firmamento.

Mariachiara Rossi