Clamoroso colpo di scena per quanto riguarda gli scontri del Derby della Mole. Secondo quanto riportato da La Repubblica, attraverso la prime indagini del Pm Andrea Palladino, sarebbe emerso come la bomba carta che ha ferito undici tifosi della Curva Primavera sarebbe stata accesa con ogni probabilità dagli stessi. Non si tratterebbe dunque di una atto violento degli ultrà bianconeri ma di una trovata poco felice dei tifosi Granta per disturbare le coreografia della Juventus durante il pre partita.

È quanto emergerrebbe dai filmati delle telecamere di sorveglianza esaminati dalla polizia. L’indiscrezione arriva dopo che in mattinata la questura di Genova aveva deciso di sospendere la vendita dei biglietti per la partita di Campionato tra Sampdoria e Juventus di sabato 2 Maggio al Marassi.

Nella giornata di ieri il presidente della FIGC Tavecchio aveva condannato aspramente quanto accaduto: Buttare una bomba carta in una curva di uno stadio è un atto eversivo, oltre che premeditato. Ora per i responsabili ci vogliono sanzioni penali di massimo livello. Non bravate dei soliti ignoti, ma un disegno che va denunciato come tale e punito con altrettanta severità”. Duro anche il commento del presidente del Coni Malagò: “Non ne posso più, sono stanco. In tutti i fine settimana si vorrebbe commentare qualcosa di buono che arriva dagli altri sport ed invece si finisce sempre soffocati da quello che succede sui campi di calcio”. La richiesta di Malagò e Tavecchio, che verrà vagliata in giornata dal giudice sportivo Gianpaolo Tosel, era stata quella di chiudere la curva Bianconera, o addirittura lo Juventus Stadium, per questo finale di stagione.

La Società Bianconera, che si era da subito dissociata da quanto accaduto nel Derby attravreso un cominucato ufficiale apparso ieri sera sul proprio sito internet, potrebbe uscire “illesa” dall’accaduto, se quanto dichiarato dal Pm Palladino trovasse ulteriore conferme. Mentre per i Granata, già a rischio sanzione per non aver sorvegliato efficacemente sull’introduzione di bombe carta all’interno dello stadio, la situazione potrebbe ulteriormente complicarsi.

Cecilia Stuani