Si è tenuta ieri allo Juventus Stadium la conferenza stampa durante la quale Andrea Agnelli ha annunciato il rinnovo del contratto di Claudio Mrachisio, il numero otto resterà alla Juventus fino al 2020, coronando di fatto il sogno di una carriera a tinte bianconere.

image

“Claudio è più unico che raro, credo che se un bambino dovesse immaginare il suo percorso alla Juventus lui sia l’esempio da seguire, anche se non ha ancora 30 anni è già leggenda con più di 300 presenze con la maglia bianconera. Oggi è lui il punto di contatto tra la Juve di oggi, di ieri e quella che verrà. Con il rinnovo di contratto è entrato di diritto a far parte dei senatori della Juve, grande onore e responsabilità”, l’attestato di stima e affetto del numero uno bianconero verso il principino diventando ormai grande.

image

“Oggi è un giorno bellissimo e pieno di emozioni, come quelle del ’93 quando mi presentai al primo allenamento. Sono passati tanti anni ma io ho sempre voluto questa maglia e ho la fortuna di continuare in questa grandissima società per altri cinque anni. Questo non è per me un punto di arrivo, ma anzi ho tanta voglia di ricominciare e di andare avanti, di continuare a vincere con questa grande squadra e con i miei compagni. Arriviamo da 4 anni  di successi bellissimi ma di grandi sacrifici ed è questo il messaggio che voglio trasmettere ai giovani, per vincere bisogna lavorare. Sono davvero felice di poter indossare questa maglia fino alla fine“, le parole di  Claudio Marchisio in conferenza stampa allo Juventus Stadium.

Claudio sa già quale sarà il suo futuro fin da piccolo e a sette anni entra a fare parte del settore giovanile della Juventus dove cresce e matura, passando dall’infanzia all’adolescenza calcistica fino a diventare punto di forza e capitano della squadra Primavera con la quale conquista i primi trofei. Nella stagione 2005-2006 viene spesso aggregato alla prima squadra da Fabio Capello, ma senza esordire.

Debutta tra i professionisti in Serie B in Juventus-Frosinone del 29 ottobre 2006 per poi abbandonare la maglia bianconera la stagione successiva. Passa solo un anno ed ecco che il principino fa ritorno a casa, diventato ormai il giocatore che la Juve aspettava da tempo, ricco di personalità e visione di gioco e dall’aspetto angelico adatto a rappresentare la faccia pulita del calcio.

Primo gol con la maglia bianconera il 24 gennaio 2009 nella partita di Serie A contro la Fiorentina, poi un percorso tutto in crescendo che lo porta a conquistare quattro scudetti, una Coppa Italia e due Supercoppe italiane, sfiorando la Champions League nella finale di Berlino nel maggio scorso contro il Barca.

Il destino è ancora tutto da scrivere perché il sogno bianconero del piccolo lord continua almeno fino al 2020.

Cecilia Stuani