Dopo le indignazioni e i vari articoli in merito alla fotografia del calendario del Cagliari Calcio, riguardante il mese di gennaio che raffigura Cossu “incaprettato”, arrivano le dichiarazioni del Club rossoblu. “Il Cagliari calcio rispetta la storia”, è il titolo che appare nel sito della Società sarda, che precede la comunicazione ufficiale.

“In relazione alle considerazioni apparse su alcuni organi di stampa inerenti la foto del calendario 2015 del Cagliari Calcio con protagonisti Andrea Cossu e Caio Rangel, appare evidente come l’intenzione dell’agenzia incaricata, condivisa dal club, fosse rappresentare un sano spirito di competizione e di squadra tra i giocatori del medesimo ruolo.

L’agenzia “theXperience” fa parte di un network di professionisti di livello internazionale coordinato da un cagliaritano tifoso del Cagliari, Aurelio Pisano.

L’ironia della traccia appare peraltro ben chiara nel resto della pubblicazione, basta guardare, per fare due esempi, la foto del mese di luglio dove Murru lancia una “secchiata” ad Avelar, oppure la foto del mese di ottobre dove Benedetti lega le scarpe di Ceppitelli.

Lo stesso Andrea Cossu puntualizza: “Quando mi hanno illustrato lo spirito del calendario ho partecipato con entusiasmo come tutti i miei compagni. Non avrei mai accettato di posare per uno scatto che potesse ferire in qualche modo la sensibilità di noi sardi”.

Pur non essendoci quindi, a nostro avviso, allusioni a circostanze di cattivo gusto, ci scusiamo con quei nostri tifosi che ne avessero eventualmente intraviste.”

Chissà se basteranno queste parole a placare gli animi dei tifosi offesi, a far sì che possano passare sopra a questo spiacevole episodio. Forse non c’era malafede nell’intenzione della foto, soltanto un’idea non condivisa dalla maggior parte dei sardi, e non solo. Uno scivolone che ha pesato più delle sconfitte sul campo di calcio.

Speriamo che il Cagliari possa presto far parlare di sé per le ottime performance sul campo, piuttosto che per la scarsa ed equivoca inventiva di un calendario.

Mirella Fanunza