Lo storico traguardo della qualificazione alle prossime coppe europee (molto più probabile l’Europa League) del team inglese guidato dall’italianissimo Roberto De Zerbi, è uno spaccato del bel calcio di oggi

Il calcio è bello perché è vario.
Sì, ok, quella è la vita ma il concetto di bellezza come diversità e varietà è applicabile altresì al più popolare giuoco con la sfera.

In una stagione che ha visto in Italia trionfare una squadra data tra il settimo e non si sa quale altro posto poco d’onore in classifica, con le big di sempre costrette a rincorrere e inevitabilmente a fermarsi dinanzi a tanto strapotere, nella terra di Albione, toh! È successo che l’Arsenal si è fatto letteralmente fregare il titolo dallo scatenato City guardioliano, finalista in Champions contro l’Inter, il Newcastle è andato dritto in Champions League, i gloriosi Reds in Europa League dopo anni di Champions e, subito dopo questi ultimi, la sorpresona Brighton.

Sita sul mare nell’East Sussex, poco meno di 300.000 abitanti, Brighton ha la sua squadra simbolo, il Brighton & Hove Albion Football Club, nato la bellezza di 122 anni fa ma con all’attivo un solo trofeo nazionale, la FA Community Shield, e con una storia alquanto altalenante in ambito nazionale.

Tutto questo fino alla primavera dell’anno del Signore 2023, quando per la prima volta nella sua storia, il Brighton si è qualificato direttamente per le coppe europee, presumibilmente per l’Europa League più che per la Conference.

Il miracolo da 100 punti di troisiana memoria, è opera di tutta la squadra e del suo allenatore, Roberto De Zerbi.

Classe 1979, bresciano, ex centrocampista con anni di esperienza in tantissime squadre italiane (non ultima il Napoli a cavallo tra la serie B e il ritorno in A), De Zerbi, soprannominato IL PICCOLO GENIO, è stato un ottimo mancino ed ha avuto dalla sua la capacità di avere sempre una notevole visione di gioco in campo, dote quest’ultima che ha trasmigrato poi nella sua carriera di allenatore.

Predilige il fraseggio e attua prevalentemente il 4-3-3 e il 4-3-2-1 e finora, nonostante la giovane età, ha maturato importati esperienze sulle panchine italiane ed europee.

Al Brighton è stato una sorpresa, dopo la risoluzione del contratto che lo legava alla squadra ucraina dello Šachtar (Shakhtar Donetsk).

La squadra era prima in classifica nella stagione 2021-2022, quando, a causa dell’invasione russa in Ucraina, la Federazione calcistica locale ha deciso di sospendere il campionato e non assegnare il titolo.

De Zerbi con lo Šachtar ha conquistato, il 22 settembre 2021, la Supercoppa d’Ucraina.

Quella con il Brighton però, è tutta un’altra storia…

Il nostro roccioso si è preso la soddisfazione di arrivare davanti al Chelsea e al Tottenham, di mettere ansia al Liverpool di Klopp e di raggiungere alla fine, una storica qualificazione alle coppe europee nella stagione 2023-2024.

De Zerbi ha saputo valorizzare una rosa giovane e piena di talenti, con il già notissimo Alexis Mac Allister, 24enne centrocampista argentino, fresco di vittoria al mondiale qatariota, che ha dato alla squadra un notevole apporto.

Alla luce di tutto questo, l’Europa League è sì, un traguardo, ma anche e soprattutto un punto di partenza per un progetto nuovo e stimolante per squadra, società, tifosi e soprattutto per l’allenatore, al quale facciamo i tutti gli “In bocca al lupo” in dotazione, perché la vetrina calcistica internazionale è sempre la più attraente, non c’è che dire.
Complimenti a Roberto De Zerbi e, a questo punto… COME ON, SEAGULLS!!!

Simona Cannaò