Napoli e Torino ma anche il Napoli e la Juve non sono poi così distanti grazie a Emiliano e Raffaele…!

I due protagonisti della nostra intervista si sono conosciuti nel capololuogo piemontese.
Emiliano è napoletano doc ma vive da anni a Torino dove ha conosciuto Raffo.
Nonostante quest’ultimo abbia tatuata sul braccio la scritta “fino alla fine”, tra i due è nata una vera amicizia.

In seguito a una vacanza a Napoli, durante la quale Emiliano ha fatto conoscere al suo amico la città e le sue prelibatezze, è nata l’idea di dare vita a Bell’ è Buon, Street Food Partenopeo.

Grazie a loro Torino e Napoli non sono più lontane.

Loro, amici e soci dimostrano che può nascere un feeling anche tra tifosi azzurri e bianconeri ma, tra un “cuzztiell” e un “cuoppo” c’è sempre tempo per lo sfottò.

Chi dei due si burlerà dell’altro mercoledì notte?

bell’ e buon torino

Avviciniamoci alla finale di Coppa Italia con i Founder di Bell’e Buon:

1. Da 1 a 10 quanto ti è mancato il calcio in questi mesi?
Cosa ti è mancato di più?

E.: Sono un malato di calcio e mi è mancato davvero tanto anche se devo ammettere che in questo brutto periodo il calcio è passato in secondo piano.
Quello che mi è mancato di più è andare al San Paolo a vedere il mio amore!

R.: Essendo grande tifoso e amante di questo sport, mi è mancato moltissimo! In una scala da 1 a 10 sicuramente 10!!!
L’attesa per la partita e poi viverla insieme a gli amici: questo mi è mancato molto.

2. Il calcio per un po’ dovrà fare a meno dei tifosi sugli spalti.
Possiamo dire che in questa finale non sarà determinante il fattore campo?

E.: Ovviamente, non avendo i tifosi sugli spalti, il fattore campo non sarà determinante e dispiace tantissimo perché il calcio è passione: solo i tifosi con il loro amore possono trasmettere la passione!

R.: Non sarà sicuramente una partita normale per tutto quello che è successo e il fattore campo sarà azzerato.

3. Le squadre arrivano da un lunghissimo stop che inevitabilmente influisce non poco sulla condizione fisica: chi delle due formazioni ti sembra messa meglio dal punto di vista della preparazione?

E.: Ho guardato entrambe le partite e la Juve mi sembra un po’ più in forma del Napoli ma, ogni partita ha una sua storia…

R.: Il lungo stop non aiuterà nessuna delle due squadre; probabilmente la Juve parte con i favori del pronostico ma storicamente il Napoli è una squadra che patiamo.

4. Per la Juve è la 19a finale e, in caso di vittoria sarebbe la sua 14a Coppa; per il Napoli si tratta della 10a finale del torneo che, in caso di vittoria potrebbe risollevare una stagione non particolarmente brillante centrando la qualificazione europea. Gli Azzurri avranno più motivazioni?

E.: Quest’anno per noi è stata un’annata poco felice ma il cambio allenatore ha regalato di nuovo stimoli e “cazzimma” ai ragazzi: era proprio quello di cui avevamo bisogno!

R.: Penso che le motivazioni siano alla pari: tutte e due vogliono vincere per regalare un sorriso ai loro tifosi dopo questo periodo non felice.

5. C’è anche un precedente che sorride ai Partenopei: 20 maggio 2012, Cavani e Hamsik regalarono la Coppa al Napoli di Mazzarri ai danni dei bianconeri guidati da Conte. Che ricordi hai di quella sfida?

E.: Ho dei ricordi bellissimi! Ero a Roma e me la ricordo benissimo quella vittoria, anche perché era il nostro primo trofeo dopo anni di inferno.

R.: Purtroppo non ero allo stadio ma me la ricordo benissimo. Siamo arrivati a quella partita molto stanchi dopo una stagione meravigliosa guidata da Conte.
Il Napoli vinse con merito quella coppa!

6. In questa stagione invece le due formazioni si sono già sfidate: 4-3 per i bianconeri nella gara d’andata ai danni del Napoli guidato da Ancelotti e 2-1 per il Napoli di Gattuso nella sfida di ritorno. E’ Ringhio il valore aggiunto degli Azzurri?

E.: Come ho detto prima, Ringhio ha ridato quella cattiveria agonistica che mancava nella gestione Ancellotti. Si sta dimostrando un grande uomo e dimostrerà nel tempo di essere un buon allenatore.

R.: Sicuramente Gattuso ha dato grinta e motivazioni ad una squadra che sembrava alla deriva nonostante abbiano valori tecnici importanti.

km5 torino

7. Ad oggi quali credi sia il punto di forza della tua squadra e quale quello di debolezza?

E.: Il punto di forza credo sia l’attacco; quello debole, “la mentalità vincente”.

R.: Il blocco centrale difensivo sommato a CR7 e Dybala sono i nostri punti di forza; sul centrocampo e i terzini ho delle perplessità.

8. Cosa o chi toglieresti agli avversari per vincere questa gara?

E.: Più che ‘chi’ dico cosa: la mentalità vincente della Juve.

R.: Koulibaly per me è tra i tre centrali più forti in circolazione e Insigne che se è in giornata può cambiare la partita.

9. Quale giocatore della squadra avversaria porteresti nella tua rosa e perché?

E.: CR7 e Chiellini. Il primo perché è un fenomeno; il secondo per la cattiveria agonista.

R.: Sarò ripetitivo ma senza dubbio punterei su Koulibaly al posto di Chiellini quando chiuderà la carriera:  sarebbe un sogno.

10. Guardando invece alla tua rosa: per te, mai senza…

E.: “Ciro” Mertens!

R.: Per mai senza Bonucci e Chiellini, la nostra coppia di fenomeni.
Cristiano sarebbe scontato, anche se con lui si parte sempre dall’ 1-0!

11. Sarri e Higuain sono i due grandi ex della sfida. Koulibaly è invece croce e delizia. Descrivili con un aggettivo: 

E.: Ajaaaaa questo è un tasto dolente! Noi napoletani non accettiamo per niente il passaggio alla Juve, lo vediamo come un tradimento, anche se loro sono professionisti ed è giusto che facciano le loro scelte sia per la carriera che per la loro vita…
Sarri falso (anche se il calcio che abbiamo visto con lui a Napoli non lo vedremo mai più); Higuain traditore; Kalidou fenomenale!

R.:  Sarri: ambizioso; Higuain: testardo; Koulibaly: prezioso

12. Voi sarete amici-nemici per una sera: lancia un messaggio al tuo avversario:

 

Caterina Autiero