E’ nella festa del papà che Carlo Mazzone, detto Sor Carletto o Sor Magara, festeggia i suoi 78 anni, 40 dei quali passati quasi ininterrottamente da allenatore, ruolo che gli è valso la nomina di patrono delle salvezze impossibili.

Detiene il record di panchine ufficiali con 1278 presenze, 795 delle quali in serie A.

Esordisce come giocatore in serie A il 31 maggio 1959, con la giovanile giallorossa contro la Fiorentina (1-1). Dopo essere passato per la SPAL e per il Siena (in serie C) giocò per 9 anni al Del Duca Ascoli dove collezionò 221 presenze, quasi tutte da capitano.

La stagione ’68-’69 fu l’ultima da giocatore e al tempo stesso la prima da allenatore proprio per i bianconeri dell’Ascoli. Per la prima volta portò la squadra in cima alla classifica per poi portarla in serie A nel ’75.

Fu una speranza per molte squadre, sempre nel ’75 vinse la Coppa di Lega Italo Inglese con la Fiorentina che nella stagione ’76-’77 chiuse al 3° posto.

Riuscì a salvare il Lecce per ben 2 volte qualificandosi dopo 21 anni per la Coppa UEFA che gli fruttò la chiamata della Roma per la quale lanciò in prima squadra il futuro capitano giallorosso Francesco Totti.

Portò il Bologna alla vittoria dell’Intertoto ed alle semifinali di Coppa UEFA e Coppa Italia.

Nel 2000 Roberto Baggio fece mettere una clausola nel suo contratto con il Brescia per poter recidere l’accordo nel caso Mazzone avesse lasciato la squadra. I due insieme riuscirono a sfiorare la qualificazione alla UEFA nel 2001.

Visto il ruolo importante avuto nella salvezza del Cagliari tra il ’91 ed il ’92, alla quale seguì la storica qualificazione in UEFA l’anno dopo, due giorni fa ha espresso tutto il suo sostegno per l’amico e collega Zeman e un appello per la salvezza della sua ex squadra.

 

Valentina De Santis