Antonio Conte – piaccia o meno – è un vincente. Antonio Conte è un uomo che non ha paura di parlare chiaro, che non dimentica mai il suo obiettivo. È un uomo che pretende tanto dalla sua squadra, ma non meno da se stesso. Ironico, pungente, istintivo, Antonio Conte o si ama o si odia. Già da qualche settimana, però, ci si interroga sul suo futuro alla Juventus; un contratto firmato con la squadra bianconera fino al 2015 da un lato, la voglia di sfondare in Champions dall’altro.

Conte ha voglia di rinnovare la squadra, fa nomi importanti, chiede alla società di sborsare; gli Agnelli – così pare di capire – vorrebbero provare a vincere la Champions senza una campagna acquisti troppo dispendiosa (dal momento che il tesoretto bianconero si è ridotto a circa una trentina di milioni, dopo i grandi investimenti sul mercato dell’ultimo triennio). Nel frattempo l’allenatore juventino si prepara a festeggiare il probabile terzo scudetto consecutivo e punta tutto alla doppia sfida contro il Benfica.

 Non sarebbe male portare a casa la finale di Europa League che quest’anno si giocherà il 14 maggio a Torino. Un bel regalo per tutti i tifosi juventini che da tre anni sognano insieme all’uomo che ha resuscitato il loro club martoriato dalle telefonate di Moggi e dagli scandali e l’ha riportato 30 punti sopra le squadre milanesi.

Determinato e ambizioso, c’è da scommettere che il tecnico salentino farà di tutto per portare la Juve più in alto possibile. Un divorzio dopo il 14 maggio non è tuttavia una prospettiva remota. Conte ha bisogno di giocatori forti, pretende giocatori forti per la sua Champions. Vedremo cosa risponderà la società. In ogni caso e comunque andrà, Conte si è già imposto nella storia della Vecchia Signora.

Emiliana Cristiano