Era il 29 ottobre 1997 e a Mosca c’era il gelo, ma l’alba di un nuovo campione riscalda gli Azzurri:
Gigi Buffon fa il suo esordio in Nazionale maggiore.

Una favola quella di Buffon con l’Italia che inizia nella gelida Russia, dove gli Azzurri si stanno giocando il tutto per tutto per qualificarsi ai Mondiali dell’anno successivo.

La fase a gironi non è brillante per i ragazzi di Cesare Maldini, che sono costretti ad andare ai play off.

In quegli anni c’è un forte cambio generazionale nella nazionale italiana e tra i nomi caldi capeggia anche quello del giovanissimo Gianluigi Buffon.

Ad USA ’94 l’Italia ha perso la finale ai rigori, l’era Baresi finisce e tanti volti nuovi hanno voglia di dire la loro nella squadra di Maldini.

In porta però all’epoca c’è un mostro sacro come Pagliuca, portiere della nazionale da ormai 7 anni.

Dopo di lui le scelte sono Toldo e Peruzzi, non esattamente due sconosciuti.

Non era programmato che Buffon scavalcasse così in fretta le gerarchie ma dopotutto non lo era nemmeno in quel di Parma!

Esattamente come accadde con Bucci in Serie A, Buffon fa il suo esordio in Nazionale contro la Russia perché Pagliuca è vittima di un infortunio.

Alla mezz’ora di gioco Gigi si ritrova da un momento all’altro catapultato tra i pali in una sfida ostica su un terreno ostico.

La partita finisce in pareggio e l’Italia neanche brilla ma Buffon sa esattamente ciò che deve fare.

A 19 anni gli Azzurri già sanno di avere un futuro assicurato.

Alla fine l’Italia riesce ad arrivare ai Mondiali di Francia e Buffon viene convocato come terzo portiere.

Tra l’addio di Pagliuca a fine estate e gli infortuni di Toldo, Gigi trova strada facile tra le Azzurre.

Non passa facilmente inosservato un ragazzo che nemmeno maggiorenne si guadagna un posto da titolare in Serie A.

Era il 29 ottobre del 1997 e il capitano d’Italia muoveva i primi passi verso il sogno azzurro.

Vale sempre la pena dirlo: grazie di tutto Gigi.

 

Federica Vitali