Cosa ci si aspettava quest’anno dalla Roma?

Il 4 maggio dello scorso anno è arrivato inaspettatamente José Mourinho con l’ormai Paulo Fonseca in procinto di lasciare la Roma.

Con l’arrivo del tecnico portoghese ci si aspettava un andamento migliore in campionato rispetto allo scorso settimo posto agguantato in extremis.

Ci si aspettava anche un mercato all’altezza del blasone del tecnico appena ingaggiato.
Eppure ci ritroviamo oggi, a soli tre mesi dal termine di questa stagione con gli stessi risultati sul campo..

Allora continuiamo a chiederci: cosa ci si aspettava quest’anno dalla Roma? O sarebbe più logico dire, cosa è andato storto alla nuova Roma?

Tante volte non ci si vorrebbe fermare sui numeri ma le statistiche parlano addirittura di un trend ancora più negativo rispetto alla passata stagione di Fonseca.

Allora cosa è cambiato? 

Mourinho avrebbe dovuto portare grande speranza e ambizione al club oltre a una buona dose di grinta e voglia di prevalere, che spesso hanno accompagnato le sue ex squadre.

E invece cosa notiamo? Nessuna differenza. Problemi nella costruzione del gioco, errori individuali grossolani, lentezza nella fase offensiva, confusione generale.

Una squadra senza capo né coda, che per l’ennesima stagione si ritrova a sguazzare in una posizione in classifica che non porta assolutamente a nulla.

Il tecnico è stato abituato a giocare sempre con rose ricche di campioni. Non dimentichiamo infatti lo storico triplete con l’Inter nel 2010 e le altre big allenate da lui. Ma la Roma attuale è tutto fuorché questo.

Cosa ha spinto il tecnico ad allenare una squadra con gravi carenze in tutte le parti del campo e con calciatori che spesso hanno mostrato di essere inadeguati in una squadra importante come la Roma?

I nuovi proprietari ma soprattutto Mourinho e Pinto hanno parlato di un progetto triennale.

E’ vero, Roma non è stata costruita in un giorno, ma il cambiamento che avremmo voluto vedere da un anno all’altro, nemmeno ci è stato.

Mourinho
Fonte immagine: Profilo ufficiale Instagram José Mourinho

I tifosi sono esausti e vogliono giustamente un cambio di rotta imminente. Mourinho ha accettato di far parte di questo progetto ma il materiale a sua disposizione non è sicuramente ciò che si aspettava.

Con la qualificazione in Champions League che sembra una chimera, e l’eliminazione dalla Coppa Italia ai quarti di finale, l’unica salvezza sarebbe la vittoria della Conference League.

Unico obiettivo rimasto e più arrivabile rispetto al campionato. La vittoria di questa nuova competizione porterebbe finalmente un trofeo che manca da 13 lunghi anni e la qualificazione in Europa League.

Cosa manca a questa rosa per poter ritornare a competere come prima? 

In primis il tanto agognato regista che Mourinho chiede da inizio stagione. Questa stagione è servita al tecnico per capire chi potrà rimanere per continuare questa rifondazione e chi dovrà andare via.

Mourinho non ha bisogno di giri di parole. In conferenza ha più volte ribadito la poca qualità della sua rosa e sarà il prossimo mercato la vera prova del nove per lui e Tiago Pinto.

Le prestazioni attuali sono inconcludenti. La poca lucidità sotto porta, un centrocampo senza un vero faro e una difesa farraginosa, hanno evidenziato i limiti oggettivi della Roma.

Oltre alle deludenti prestazioni, c’è anche da sottolineare i continui errori arbitrali che la Roma ha dovuto subire.

Zaniolo bersaglio facile dei media e soprattutto degli arbitri subisce continue provocazioni sia in campo che fuori e non viene assolutamente tutelato.

Il calciatore è tornato dopo due gravissimi infortuni al ginocchio e vuole riscattarsi vista le sue enormi qualità a disposizione. Spesso però sembra quasi essere diventato una preda. Il trattamento riservato all’attaccante per certi versi sembra diverso rispetto ad altre situazioni capitate in altre squadre.

Zaniolo resta un patrimonio calcistico inestimabile per la Roma e Mourinho cerca sempre in tutti i modi di proteggerlo. L’ultima paradossale situazione si è creata contro il Genoa dove il calciatore si è visto annullare un gol al 90′ e subire un espulsione diretta per una parola di troppo.

Zaniolo
Fonte immagine: Profilo ufficiale Instagram Nicolò Zaniolo

I Friedkin, da quando sono arrivati a Roma, non hanno mai parlato davanti ai microfoni e questo silenzio, soprattutto in un periodo negativo, può destabilizzare ulteriormente la piazza.

E’ tempo di farsi sentire per dare sicurezza e infondere fiducia a tutti i tifosi che si aspettano di capire se dalla prossima stagione si potrà realmente puntare in alto o rimanere nel solito oblio a cui sono, ahimè, abituati.

I tifosi ora hanno bisogno di risposte!

Raffaella De Macina
Fonte copertina: Profilo ufficiale Twitter As Roma