Il tecnico della Juventus aggiunge un altro nome alla lista dei giocatori con i quali ha avuto dalla semplice discussione al pesante litigio: Benatia è l’ultimo della lista

Accade durante Juventus-Atalanta. Un battibecco tra Benatia e Massimiliano Allegri, un faccia a faccia dagli animi concitati, con il tecnico che a brutto muso ripete  più volte al difensore di fare silenzio. Benatia a fine partita va a sbollire la rabbia negli spogliatoi, senza festeggare insieme ai compagni: alzi la mano chi non ha pensato immediatamente a Leonardo Bonucci e al famoso sgabello.        (immagine da todaysport.it)

Stavolta non ci saranno nè sgabelli nè ammende, almeno così pare.  Allegri ha già minimizzato l’episodio con la sua non chalance. Il ricordo della lite tra Leo e Max  è ancora ben vivo nella nostra memoria, con i due che, durante la partita allo  Stadium contro il Palermo, da un semplice alterco in campo arrivarono quasi alle mani negli spogliatoi; una storia che tra multe, automulte e esclusione a Oporto tenne per circa una settimana i tifosi juventini con il fiato sospeso.

Ma il curriculum irae del livornese alla Juventus non si esaurisce certo qui. Poche settimane  prima di Bonny, era stato Paulo Dybala protagonista di un dissapore con l’allenatore, rifiutandone la stretta di mano al cambio con Marko Pjaca. Non solo  Dybala: nel giro di una manciata di giorni, il disappunto di Khedira e soprattutto di Lichtsteiner sempre in chiave sostituzioni. Niente paura, Massimiliano sa come tenere a bada i suoi uomini, come ci rammentano Doha e quel labiale rivolto a Marotta e Paratici: “Sarebbero da prendere tutti a calci nel ….”.

Questione di stile Juve? Certo che no.(immagine da calcionews24.com)

Ai tempi del Milan la situazione è stata  anche più movimentata. Episodio clou, il litigio con Zlatan Ibrahimovic: anche in questo caso i due furono a un passo dalla rissa all’interno degli spogliatoi. Poi, il gelo con Zambrotta che non nascose mai  i dissapori con il tecnico, ritenuto responsabile di una cattiva gestione dello spogliatoio come lo stesso Gianluca ha poi rivelato in “Una vita da terzino”.  Amelia e Antonini arrivarono a chiedere la cessione: il portiere dichiarò di essere stato escluso senza motivo, Luca chiese di andare al Genoa dopo un graduale deterioramento dei rapporti e l’isolamento durante la preparazione estiva. La cessione di Antonini – che andò via in lacrime, racconta Zambrotta-  fu mal digerita dal terzino che lo considerava un uomo spogliatoio importante, e non solo.                                     (immagine da lastampa.it)

Lo scontro più famoso della storia rossonera accadde con Filippo Inzaghi nel 2012: una visita al centro Vismara si trasformò in uno scambio di frasi al vetriolo, dal “Non hai nemmeno il coraggio di guardarmi in faccia, non sei un uomo” al “Ho smesso di giocare per colpa tua”, in un batti e ribatti che richiese poi l’intervento di Filippo Galli.  L’ex centravanti  si allontanò per evitare le mani, ma Allegri non contento continuò a provocarlo da lontano, rivolgendosi anche agli Allievi di Inzaghi con parole forti: “Se questo è l’allenatore che deve insegnarvi il calcio e la lealtà sportiva…”.

In conclusione ricordiamo tutte le scaramucce verbali tra Allegri e Massimo Mauro nei collegamenti post partita a Sky: la più celebre nell’ottobre 2011, dopo che il Milan era stato sconfitto dalla Juve allo Stadium, con il tecnico che interruppe bruscamente l’intervista lasciando tutti con un palmo di naso.

Avanti il prossimo.

Daniela Russo

(immagine coperina da calciomercato.it)