La Serie A, soprattutto negli ultimi anni ci ha abituato a vivere i cosiddetti scontri fra le “prime della classe”, soprattutto se possono indirizzare un certo percorso o almeno poter dettare delle coordinate, se non precise, almeno giuste.  

La 28° giornata di campionato ci donerà il mai banale Napoli-Milan, nella domenica sera del 6 marzo 2022.

Una sfida che non definiremo decisiva per le sorti del campionato, né tantomeno da “lotta scudetto”, ma più che altro avvincente. 

Se Napoli e Milan possono godersi insieme la vista dalla vetta grazie ai loro 57 punti, l’Inter di Simone Inzaghi, è a soli due passi di distanza, merito del pareggio in caso del Genoa. Più indietro, a distanza quasi inesistente, la Juventus con 50 punti. 

Resta quindi alla 28° giornata di Serie A donare nuovi scenari, in attesa delle restanti 10° giornate di campionato che ci separano dalla fine di questa stagione.  

Ma vediamo come arrivano le due “capolista” al sunday night  

La squadra meneghina, dopo i bruschi stop contro l’Udinese e Salernitana, sembra intenzionata a non lasciare più punti preziosi per strada, complice anche il rendimento dei giocatori rossoneri anche in partite decisive contro le “piccole” della classifica.

Non un rendimento sottotono, ma più che altro una condizione che non permette di arrivare ai 90 minuti senza subire goal.  

“Nelle ultime due gare abbiamo avuto delle difficoltà: non siamo stati in grado di chiudere le partite e, allo stesso modo, non siamo riusciti a controllarle”.  

Queste le parole del tecnico Pioli sulle ultime prestazioni della sua squadra.

Sembra già essere all’opera per decidere l’11 titolare che andrà in scena domenica sera contro la squadra azzurra. 

Grande assente sarà Zlatan Ibrahimovic, ancora indisponibile, ma che secondo molti potrebbe essere disponibile, almeno dalla panchina, per la sfida al Maradona.

Altri nomi dell’attacco il francese Olivier Giroud e Ante Rebic, ritrovato dopo un lungo stop contro la Salernitana.

Attaccanti decisivi in molte occasioni, ma nel discorso squadra calante vi si adeguano all’incastro. Il nome principale però resta Rafael Leão, il giovane attaccante classe ‘99, da cui il Milan sembra essere diventato nelle ultime partite dipendente. 

Stefano Pioli probabilmente schiererà dal 1° minuto anche lo spagnolo classe 1992 non decisivo in numero di gol e assist ma più per quanto riguarda la compattezza del centrocampo, acquisendo la piena titolarità rossonera. Come lui, anche Tomori e Théo Hernandez. 

Per arginare il Diavolo rossonero, la squadra di Luciano Spalletti complice anche la partita di domenica sera contro la Lazio ha già un nome sui puntare tutto: Fabian Ruiz. 

Fin dal suo arrivo al Napoli nel 2018 ci ha sempre abituato a colpi esplosivi, un centrocampista capace di gol e assist decisivi. Ultimo, ma solo in ordine cronologico, il gol contro la Lazio allo scadere dei 90 minuti di gioco. Gol decisivo che ha permesso al Napoli di riportarsi alla vetta della classifica.  

Il “mago” azzurro ha messo in rete un ulteriore tiro da fuori area, un po’ come se fosse il suo marchio di fabbrica. 12 le reti da fuori area nelle ultime due stagioni, tenendo conto che su 6 gol segnati in questa stagione 2021/22 sono 6/6 i fuori area.

Insomma contro la difesa rossonera è pronto a continuare questo record personale. Record da superare, così come il capitano Lorenzo Insigne, nell’ultima contro la big milanese, ritornato al gol d’azione dopo ben 9 mesi di digiuno.  

Un attacco che con Victor Osimhen, Ounas e gli apporti di Mertens e Petagna potrà impensierire il diavolo rossonero.

Napoli che, non bisogna dimenticarlo ha la miglior difesa del nostro campionato. 

Sfida di alto calcio insomma, quella che ci attenderà domenica sera al Maradona di Fuorigrotta alle 20:45. 

A proposito di Maradona. Lo stesso Diego Armando Maradona aveva nel Milan uno dei suoi bersagli preferiti, arrivando a segnare 6 gol in 7 anni, quasi tutti all’allora Stadio San Paolo.  

In attesa però del big match, non resta che rinfrescare la memoria con i passati Napoli-Milan, per poi immergersi nell’emozione dell’affascinante sfida in vetta.   

 

 

Rosaria Picale