Tutto è in evoluzione, soprattutto nel mondo del calcio.  A subire notevoli cambiamenti sarà anche la più importante competizione europea per club. La Champions League, così come la conosciamo oggi, potrebbe mutare al termine della stagione 2017-2018.

A dicembre, l’Uefa deciderà se cambiare il format della competizione. Sarà decisiva l’elezione del nuovo presidente Uefa, che succederà a Michel Platini a partire dal prossimo 14 settembre. Lo studio di un nuovo format è però già iniziato e, a Milano, in occasione della finale tra Real e Atletico, i dirigenti delle principali federazioni hanno già iniziato a discutere delle possibilità novità.

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L’idea è quella di strutturare il torneo come una SuperLega nella quale rimarrebbero, come nell’attuale format, in lizza sempre trentadue squadre. Verrà però studiata una formula che prevede più posti alle squadre dei Top 5 campionati (Inghilterra, Germania, Italia, Spagna e Francia) per garantire un maggior numero di sfide tra le prime 16 squadre del Ranking UEFA. Potrebbero, quindi, essere assegnati posti-Champions per storia (alle squadre che ne hanno conquistate almeno due) o per fatturato (chi va al di là di una certa cifra). In questo modo si darebbe a determinate squadre, a quelle più blasonate, una sorta di certezza relativamente alla partecipazione alla Champions ed agli incassi che ne deriverebbero.

La grande novità potrebbe riguardare lo slittamento delle gare al sabato per garantire maggiore visibilità a livello mondiale favorendo i mercati asiatici e americani.

Per adesso è tutto in embrione fino al giorno in cui a Nyon  la UEFA avrà un nuovo presidente che potrà ufficializzare la nuova formula della Champions League.

Caterina Autiero