E’ difficile, talvolta, nascondere la propria ritrosia nei confronti del modello studiato ad arte del calciatore moderno: belloccio, impegnatissimo sui social e continuamente corteggiato dagli sponsor (dalle grandi griffe al macellaio di quartiere…tant’è!).

Immagine, del resto, di una società, quella attuale, che ha venduto l’anima all’apparenza iconoclasta dell’io. Un’ immagine però che non piace a chi nel calcio, vede anzitutto poesia e romanticismo; quello del pallone di cuoio e degli scarpini sporchi di fango…

Ma va bene, rassegniamoci ai tempi…

Però c’è proprio una immagine che vi voglio raccontare perché nonostante il freddo di metà febbraio, scalda il cuore o, quantomeno, fa riflettere sul valore dei gesti.

Siamo a Kiev, lui è Mircea Lucescu, allenatore famoso non solo per il proprio curriculum ma anche per esser stato il mister più anziano a sedere su una panchina durante un macht di Champions League. Era lo scorso ottobre e la propria squadra, la Dinamo, giocava contro la Juve.

Ebbene viene immortalato, nonostante il freddo e le sue 75 primavere, a spalare la neve sul campo di gioco prima della sfida contro l’Olimpik Donetsk, aiutando gli operai addetti alla manutenzione dello stadio.
Ricurvo, pala al seguito!

Ecco questa è una immagine che in un mondo, quello del calcio, offuscato dai troppi riflettori, regala un esempio, mai banale e mai retorico, di umiltà.

Quella umiltà che viene troppe volte dimenticata “in quell’ambiente”, dai giocatori in primis ma anche dagli allenatori e, vista l’attuale semplicità di guadagnarsi fallowers anche dagli stessi giornalisti (più o meno blasonati!).

Mi tengo stretto chi spala! Perché nello “spalare la neve” si condensa il senso del sacrificio e devozione che dovrebbe caratterizzare ogni professionista.

Come non citare Klose che già campione del mondo, andava a raccogliere i palloni durante e dopo gli allenamenti…

Abbiamo bisogno di questo, delle volte servirebbe fare un passo indietro.
Giocatori forti ma brutti; allenatori schivi ma paterni; giornalisti semplici ma fondamentali lavoratori di un calcio minuto per minuto!

Ecco, bisognerebbe ripartire da qui e ritornare ad insegnare questi fondamentali…