Il Napoli in questa prima domenica di primavera si allontana dalla zona Champions ancora un po’ a causa del pareggio in casa con l’Atalanta e le contemporanee vittorie di Roma e Lazio. Sfortunata, ma anche molto debole in difesa, la squadra di Benitez non emoziona contro un’Atlanta forte di cuore e di belle speranze che non si arrende e non perde la testa mai, neanche quando rimane in 10.

Benitez riporta in campo Koulibaly e cambia i connotati al Napoli reduce dal pareggio europeo di Mosca. Gabbiadini confermato alle spalle di Higuain, Hamsik di nuovo escluso. Reja, dal canto suo, optao per il 4-2-3-1 con Zappacosta tra i trequartisti. La partita inizia con un omaggio a Pasquale D’Angelo, il capotifoso morto a Mosca.

Il match inizia con un primo tempo estremamente noioso e poco coraggioso per entrambe le squadre: il Napoli si comporta da padrone di casa solo dopo i primi ’90 minuti in seguito anche all’espulsione di Gomez ma la prima squadra a segnare è quella di Reja, ospite. Solo allora, dopo il gol di Pinilla (viziato da un’irregolarità non fischiata da Calvarese), Benitez manda in campo Hamsik e Mertens. La fortuna comunque non gira per gli azzurri che solo sul finale, al 43’, si godono la rete del pareggio grazie ad Hamsik che sfiora anche il vantaggio. La partita si conclude con con l’espulsione di Benitez per proteste, l’ennesima occasione persa dal Napoli con le piccole, mentre Reja va via da quello che è stato il suo stadio con un preziosissimo punto nella tasca dell’Atalanta.

Sandra Martone