Dopo 14 partite sulla panchina rossonera, l’allenatore calabrese ha finalmente dato un’identità alla squadra, che risponde con vittorie e risultati utili. Ma attenzione a dire che Gattuso è solo cuore.

Adesso il Milan inizia a “ringhiare” davvero. 9 risultati utili consecutivi tra campionato e Coppa Italia, 13 punti raccolti nelle ultime 5 giornate di Serie A e sconfitta che non arriva dal 23 dicembre.
Il merito, possiamo dirlo, è di Rino Gattuso. Nelle 14 partite sulla panchina rossonera, l’allenatore calabrese ha ottenuto 8 vittorie, 4 pareggi e solo 2 sconfitte. I numeri però, lo sappiamo, non sono tutto nel calcio e anzi per qualcuno non vogliono dire niente. Allora, quello che Gattuso ha saputo trasmettere alla sua squadra è innanzitutto una precisa identità, quella che per lui – e chi meglio di lui può saperlo – rappresenta l’essenza del mondo milanista.
Aldilà dei numeri, dunque, i miglioramenti ci sono stati, sia in campo che fuori. Soprattutto per quanto riguarda il reparto difensivo. Nelle ultime cinque partite, infatti, il Milan ha subito solo 3 gol, un bel numero considerando che in tutta la stagione ne ha incassati 30.
Anche fuori dal campo, l’affiatamento del gruppo è cresciuto. Il Corriere della Sera racconta che a Udine, pare che dopo aver pareggiato e aver giocato forse la migliore partita della stagione, i giocatori fossero, per la prima volta, davvero arrabbiati per il risultato. Anche sui social, ad esempio, la squadra sembra molto affiatata nei momenti di relax e lontani dal campo; aumentano le cene di squadra, i pranzi a Milanello e il tempo libero insieme. Sono tutte piccole cose, sicuramente, ma essere uniti anche dopo i 90 minuti a volte è più importante più che esserlo durante.
Lavoro, risultati, personalità e cuore rossonero, dunque. Questi sono i punti di forza di mister Gattuso che hanno conquistato la società (sia sponda cinese che italiana), la squadra e i tifosi. Per questo si parla già dell’ex tecnico del Pisa non più come traghettatore in un anno di transizione, bensì come allenatore del futuro. Alcuni giornali, infatti, parlano di un prolungamento di almeno un anno dell’attuale contratto in scadenza 30 giugno 2019, con un ritocco dell’ingaggio, visto che attualmente Gattuso percepisce lo stesso stipendio che prendeva da allenatore della Primavera, ovvero 120 mila euro. Al momento dell’”upgrade” da Primavera a Prima Squadra, infatti, l’ex campione del mondo non ha voluto guadagnare di più, per mettersi in discussione e magari far capire che per lui il Milan non è una questione di soldi. Ma di cuore.
E lui il cuore ce lo sta mettendo tutto. Ma attenzione a credere che la sua squadra sia solo questo. 
Paola Moro