Santiago Lopez Menendez è un giovane ingegnere ventottenne che si trovava in Nigeria per lavoro. Lo scorso 24 giugno, mentre era al lavoro nella località di Kontagora, alcuni uomini mascherati con fare bellicoso sono piombati all’interno dell’azienda “Flour Mills of Nigeria” sparando in aria, lo hanno rapito e preso in ostaggio.

Il sequestro è durato tre giorni. I suoi rapitori non parlavano la sua lingua e avevano difficoltà a comprendersi. È molto probabile che pensavano si trattasse di un nord-americano. I loro modi erano abbastanza violenti “I sequestratori che mi hanno rapito pensavano che fossi americano”  ha raccontato Menendez al quotidiano “Clarín“.

Il giovane ha provato in tutti i modi di far capire loro di essere argentino. Ed ecco che per farsi comprendere chiama in causa Messi, l’emblema della sua Argentina:

Ho cercato invano di spiegare loro che sono argentino, ma appena ho urlato Messi! Messi!, hanno capito e non mi hanno trattato con violenza“.

Pagato un riscatto, Santiago ha potuto ritrovare la libertà. Ora è sano e salvo nell’Ambasciata argentina nella capitale nigeriana e si sta riprendendo fisicamente ed emotivamente dal sequestro. Ha chiesto al fratello di far sapere a Messi che gli ha salvato la vita.

Perché in fondo, anche se Lionel Messi probabilmente non lo sa, ha salvato la vita a un uomo.

Caterina Autiero