Dal giorno in cui si è stati improvvisamente scossi dalla morte di Diego Armando Maradona, si sono susseguiti messaggi di cordoglio e commemorazioni in suo onore da parte di tutte le società calcistiche e non, ma un episodio in Spagna non è assolutamente passato inosservato.

Siamo stati tutti – chi più, chi meno – profondamente addolorati in questa lunghissima settimana dalla morte di Maradona avvenuta il 25 novembre.
La sua classe, il suo estro e l’innato talento lo hanno portato sul tetto del Mondo fino a considerarlo un’icona indiscussa del calcio mondiale.

Ma se però da un parte, le sue gesta sul campo gli hanno dato il diritto di essere idolatrato da tutti indipendentemente dal colore della maglia e della pelle, dall’altra è innegabile non considerare anche la vita privata sregolata che gli ha portato la sua notorietà.

Fonte: profilo Facebook SSC Napoli
Fonte: Profilo ufficiale Facebook SSC Napoli

Ed è proprio a tal proposito che in Spagna, Paula Dapena, giocatrice del Viajes Interrìas, squadra di terza divisione spagnola, si è rifiutata di partecipare al minuto di silenzio organizzato su tutti i campi da calcio in onore della morte del Pibe de Oro.

Una scelta alquanto singolare per la giovane calciatrice spagnola che però ci ha tenuto a rendere note le ragioni del suo gesto controverso.

«Per le altre vittime non c’è stato alcun minuto di silenzio. Dunque non sono disposta a rispettare quello per un violentatore!»

Parole forti della donna che ha voluto sottolineare come nello stesso giorno della morte di Maradona ci sia da ricordare soprattutto la giornata mondiale sulla violenza contro le donne rincarando la dose durante altre interviste:

«Era un violentatore, un pedofilo e un abusatore. Ho visto molta ipocrisia in occasione del 25 novembre, da parte di persone che combattono contro la violenza sulle donne, ma allo stesso tempo difendono un molestatore come Maradona. Ci sono video che lo ritraggono mentre picchia la sua partner, immagini in cui viene immortalato con due ragazze nude accanto. Ovviamente, come femminista, non posso difenderlo»

Dura la sua presa di posizione a riguardo a tal punto da non considerare le sue parole una mancanza di rispetto nei confronti dell’ex calciatore argentino.

«Maradona è stato un’atleta di qualità e abilità spettacolari ma, prima di essere un grande calciatore, devi possedere dei valori umani. Tutte le violenze che ha consumato sulle donne non possono essere perdonate.

 

Non credo di aver mancato di rispetto a nessuno, mi sono seduta per terra e sono rimasta zitta. Avrei potuto gridare e interrompere il minuto di silenzio. Invece, ho rispettato tutti quelli che volevano farlo»

Raffaella De Macina
Fonte copertina: Fonte immagine: Profilo ufficiale Twitter Javier Olivares