La Lega di Serie A ha dato la propria disponibilità agli aiuti economici che consentiranno al club gialloblù di portare a termine la stagione. La possibilità di salvare il Parma è legata alla dichiarazione fallimentare del club del 19 marzo. Dopo l’ok dell’assemblea di Lega, il presidente della federazione Carlo Tavecchio, presente alla riunione di Milano, si presenterà a Collecchio per illustrare ai giocatori e all‘Associazione Italiana Calciatori il piano che prevede, come condizione necessaria, che il Parma scenda in campo contro l’Atalanta e nella giornata successiva col Sassuolo. Dopo il 19 marzo scatterà dunque il prestito che permetterà al club emiliano di ultimare il campionato garantendo la sua regolarità con 20 squadre. Da dove arriveranno i soldi? L’idea è quella di utilizzare il fondo multe alimentato dalle sanzioni che ciascuna società paga per i provvedimenti inflitti dal giudice sportivo. Tenendo conto di alcuni avanzi, si arriverebbe a una cifra di poco inferiore ai 5 milioni che la Lega presterebbe al curatore fallimentare del Parma, una volta che il tribunale abbia dichiarato il fallimento e sia stato concesso l’esercizio provvisorio, indispensabile per il mantenimento del titolo sportivo. Nel frattempo la società sta studiando un piano per il risanamento dei conti perché, come ha ribadito oggi il presidente Manenti, “solo la proprietà può salvare il Parma, non può farlo un terzo”. L’inchiesta va avanti e da questa mattina la Guardia di Finanza sta effettuando una serie di perquisizioni e sequestri, negli uffici della società al Centro sportivo di Collecchio ma anche nelle sedi di Roma e Milano di Figc e Lega di serie A.

Barbara Roviello Ghiringhelli