Il calcio italiano è in lutto. È morto in un incidente stradale Luca Colosimo, 30 anni, arbitro della sezione di Torino della Lega Pro. Aveva appena diretto la partita tra Spal-Prato a Ferrara e stava tornando a casa a Torino quando ha perso il controllo della sua auto per cause ancora da accertare, tra gli svincoli di Borgaro e Venaria, terminando la sua corsa contro il guardrail. L’impatto è stato talmente violento da sbalzare il ragazzo fuori dall’auto e far staccare il motore della vettura. Inutile la corsa all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino. A quanto risulterebbe dalle indagini della polizia, l’uomo non aveva le cinture di sicurezza. Non è escluso un colpo di sonno o un malore. Nel baule della vettura aveva la borsa dell’Aia, l’associazione italiana arbitri con tutto l’occorrente appena utilizzato a Ferrara.

La Lega Calcio ha accolto la richiesta formulata dall’Aia e ha disposto che l’arbitro venga ricordato questa sera sui campi di gioco. Un minuto di silenzio sarà osservato prima di Lazio-Fiorentina e Juventus-Sassuolo, nel prossimo fine settimana, in tutte le gare del C.R. Piemonte della Lega Dilettanti. Il Presidente dell’AIA Marcello Nicchi, assieme al vice presidente e ai componenti del Comitato Nazionale, anche a nome dei 35.000 arbitri italiani, esprimono profondo cordoglio e vicinanza ai familiari di Colosimo, ai colleghi della Sezione di Torino e a tutta la “squadra” della CAN PRO. Al cordoglio si associano il segretario e il vice segretario dell’AIA, il direttore responsabile della Rivista “l’Arbitro” e i tutti i coordinatori. Le condoglianze alla famiglia dell’arbitro scomparso sono arrivate anche da Carlo Tavecchio nel corso della premiazione della Panchina d’Oro e d’Argento in corso oggi a Coverciano.

Barbara Roviello Ghiringhelli