Un sconfitta è sempre una sconfitta, ma la Lazio ha poco da rimproverarsi vista la situazione critica con cui sta affrontando tutte le partite, una dietro l’altra. Per questo della domenica pomeriggio del Marassi ci sono delle cose da salvare e che in futuro potranno essere i punti di forza da cui ripartire.

Badelj straordinario

Un gol, una traversa e una partita giocata da grande protagonista per il centrocampista croato che nelle scorse settimane è stato al centro di numerose polemiche legate al suo inutilizzo. Badelj non ha lasciato il suo talento a Firenze e tornando in campo dopo mesi di panchina non ha deluso Inzaghi che stavolta ha creduto in lui. Dopo il gol, prima di essere sommerso dagli abbracci dei suoi compagni di squadra, Badelj ha fatto una dedica ad Astori guardando il cielo e segnando con le dita il numero 13.

immagine: firenzeviola.it
Badelj

L’esordio di Bruno Jordao

L’altra metà della coppia portoghese insieme Pedro Neto ha fatto il suo esordio in serie A dopo essere arrivato a Roma nell’estate del 2017. A fine stagione arriverà la fine del prestito e la Lazio sta valutando l’ipotesi del riscatto dei due giocatori di proprietà dello Sprtong Praga. Entrato a 20 minuti dalla fine della partita, ci sono pochi elementi da poter valutare, ma il suo entusiasmo per l’esordio porta in casa Lazio una ventata di freschezza e di gioventù.

bruno jordao
immagine:sslazio.it

Da salvare è la fatica di Radu che a un certo punto ha chiesto il cambio. Immobile che voleva restare in campo altri 5 minuti ma che è stato sostituito in vista della partita di Europa League di mercoledì prossimo. Correa a cui il portiere del Genoa ha negato il gol. L’impegno di Romulo e di Cataldi a centrocampo. Il ritorno di Patric. E poi gli imprescindibili Acerbi e Lucas Leiva. Qualcosa in più potevano fare Strakosha e Marusic, ma non si può dare la colpa solo a loro per la sconfitta.

Questo è tutto quello che c’è da salvare della Lazio, adesso la Lazio deve salvare se stessa.

Gisella Santoro