Una Juventus colpita e affondata saluta una delle più brutte stagioni della sua storia.

La stagione “Orribilis” 2022/23 della Juventus per essere archiviata attende la sentenza Uefa in merito ad ulteriori penalizzazioni: i bianconeri rischiano di essere esclusi dalle competizioni europee.

Il club più blasonato di Italia è entrato in un tunnel di mediocrità assoluta:  la ferita ai tifosi e la conferma di Massimiliano Allegri, non fa vedere spiragli di luce.

Colpita dalle vicende giudiziarie riguardanti questioni fiscali su plusvalenze e retribuzioni, non è riuscita ad essere performante come ci si aspettava.

Se si ripensa alla Juventus di pochi anni prima, vincente e protagonista in tutte le competizioni, è palese notare un crollo assolutamente inaspettato dovuto ai troppi errori di gestione e dall’iniziativa della Superlega, episodio che ha messo in discussione i rapporti con l’UEFA.

Anche la riconferma di Allegri come tecnico, ha generato non pochi malumori tra i tifosi.

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Massimiliano Allegri
fonte Facebook Juventus official profile

Il  livornese dai continui conflitti con la stampa e con i suoi stessi calciatori, dal “corto muso” e fautore di un calcio fondato più sui risultati che sull’espressione di gioco, ha fallito la stagione nonostante fosse stato accontentato sulla rosa e, di conseguenza, la maggioranza della tifoseria ne ha contestato il comportamento chiedendone le dimissioni.

Ad oggi resta la conferma del tecnico con l’obiettivo, però, in sede di compravendita, di abbattere il monte ingaggi.

In definitiva la Juventus cederebbe gli ultimi pezzi pregiati, come Vlahovic, Szczesny e molto prababilmente anche Federico Chiesa.

Oltre a ciò va altresì considerato che la molti giocatori non hanno intenzione di proseguire con l’attuale guida tecnica.

Intanto la Juventus ha attivato una  Campagna Abbonamenti dall’ esito  incerto a causa della mancanza di un progetto concreto e di investimenti sui giocatori, delle sorti incerte europee e a causa dei costi che seguono la falsa riga di quelli delle stagioni precedenti.

La delusione dei tifosi è palpabile, gran parte dei supporters non riconosce più la Vecchia Signora ormai abulica e senza ambizione nè si riconosce più in un club senza idee, senza filosofia, senza progetto, senza bandiere…  ma pare che la Società rimanga impassibile: l’imputato numero 1 è John Elkann.

Il numero uno di Exor e Stellantis è accusato di non avere a cuore le sorti del club bianconero non avendo, a suo tempo, esonerato l’allenatore dall’ingaggio stellare (e secondo molti non meritato), e senza l’intenzione di effettuare investimenti in giocatori e dirigenti  performanti: si preannuncia una stagione prossima sulla falsa riga della precedente.

La tifoseria umiliata e ferita è stanca di  una proprietà distaccata la quale delega tutto a una dirigenza a tratti inadeguata e non competente in materia, radicata in una mentalità  refrattaria ai cambiamenti, che si spacca di fronte a prospettive diverse. 

Eppure la Juventus per tornare ai livelli in cui era abituata deve effettuare un restyling totale, a partire da una dirigenza esperta del settore (soprattutto in gestione calciatori e scopritori di talenti): bisognerebbe dire basta a ex campioni a fine carriera, ormai demotivati e intenti a tutelare i propri interessi. 

Necessario sarebbe anche una guida tecnica che faccia giocare a pallone sul serio, che valorizzi i giocatori, che dialoghi con i campioni, che crei empatia con i tifosi, che unisca anzichè dividere. 

La Signora, invece,  forse, per la prima volta nella sua vita, appare Vecchia si ma stanca, prigioniera in retaggi ormai obsoleti e dagli orizzonti sfocati.

I tifosi si sentono giudicati e non ascoltati, trattati come clienti il cui dovere è non lamentarsi. Eppure loro, l’anima di una squadra, il 13° uomo, non sopportano più di vedere il club oggetto di vendette intestine provenienti da più direzioni e da un certo  incomprensibile immobilismo della Società che ha scelto di patteggiare nella vicenda giudiziaria delle plusvalenze e retribuzioni.

Quale sarà il futuro della Juventus?

La cessione del club è vista da molti come l’unica soluzione per tornare ai massimi livelli: nuovi investimenti e capitali per una Juventus nuovamente competitiva.

Al momento tutto tace.

Exor ha promosso Giovanni Manna ex Direttore Sportivo della next gen a DS della prima squadra, lasciando la trattativa con Cristiano Giuntoli in stand by.

Nonostante le sirene arabe, Allegri vuole restare.

“Juve storia di un grande amore ..” così recita la prima frase dell’ inno bianconero ma, se l’amore non viene alimentato prima o poi finisce vivendo di ricordi e sarebbe un vero peccato per il calcio italiano vedere il club più prestigioso di Italia impegnarsi a  lottare solo per la salvezza.

Cinzia Fresia